1. Sputnik


    Data: 18/11/2018, Categorie: Etero Autore: Consolidato, Fonte: RaccontiMilu

    La scuola di ballo era in uno scantinato fuori città. Si era iscritto più per emulazione che per reale interesse. Il tango &egrave indubbiamente affascinante ma lui non era un ballerino ne andava in locali da ballo abitualmente. Avrebbe conosciuto gente e magari fatto qualche amicizia, quello era il vero obiettivo.L�insegnante, alla prima lezione, fece una breve presentazione del corso invitando gli allievi del corso base a dire due o tre cose su loro stessi.�� Sono Alberto, ho 38 anni e non ho mai ballato il tango, vorrei scoprirne l�aspetto sensuale.�Dopo di lui altri 4 o 5 allievi che non destarono particolare interesse. Poi inaspettatamente fu colpito da una ragazza, un po� più giovane di lui che disse: �Sono Sonia, ho 32 anni, vorrei rilassarmi, mente e corpo col tango�.A queste parole l�insegnante, una brunetta abbastanza navigata con sguardo furbetto disse: �Spero di non deluderti, Sonia, ma il tango &egrave passione e lo stato d�animo che si prova ballandolo non &egrave tendente al rilassamento. In ogni caso ci sarà da divertirsi, stanne certa�.Alberto notò lo sguardo un po� offeso di Sonia, forse colpita dal commento dell�insegnante che indirettamente l�aveva ripresa. O forse mossa da una timidezza di base. Lo sguardo di lei, tuttavia, ad un esame più attento appariva tutt�altro che sommesso: aveva due occhi molto penetranti che tradivano ribellione e forza di carattere. Longilinea, dotata di due tette non enormi ma ben fatte, vestiva in modo non vistoso ma curato. ...
    ... Nell�occasione aveva una gonna aperta, comoda, da ballo, con spacco pronunciato ed una camicetta bianca aperta fino al terzo bottone. Lui ovviamente non pot&egrave esimersi dal frugare dentro la camicetta ed intravedere un reggiseno di pizzo color carne.Vennero date alcune dritte sui primi passi di danza e quindi formate le coppie per la prima prova. Alberto, con piacevole stupore, venne a ritrovarsi con Sonia. Un sorriso reciproco a mollare l�imbarazzo, uno sguardo più penetrante da parte di lei e via, attaccata la musica cominciarono a volteggiare.Alberto era poco esperto e si lasciava guidare da lei che pareva più portata per la danza e per il tango. Arrivarono a tenersi solo per la mano, quindi in una spirale lei si girò su se stessa e finì tra le sue braccia. Sonia che aveva sgambettato di più aveva il fiatone, e quel pulsare del respiro le comprimeva e decomprimeva la cassa toracica allargando l�apertura della camicetta che ora lasciava intravedere, da dietro, l�inizio del seno ed una pelle liscia coperta da numerosi piccoli nei non a rilievo. La pelle bianca li esaltava e quella visione di petto affannato esaltava il turgore naturale della linea del seno.L�insegnante fece un segno di apprezzamento e invitò le coppie a ripetere l�esercizio. Via.Questa volta i due, forse per aver rotto il ghiaccio prima con gli sguardi, si dettero un cenno di connivente intesa e ripresero a volteggiare. Quasi a voler sfidare la presa della mano di Alberto, Sonia lanciò tutto il suo peso ...
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