Da Lorena
Data: 18/11/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: 1945
... cazzo dello sconosciuto mi era in bocca -cazzo di Riccardo in bocca, cazzo dello sconosciuto in figa -cazzo dello sconosciuto in figa mentre il cazzo di Riccardo era in culo E per arrivare al momento epico il cazzo di Riccardo che riempie di sperma la mia bocca mentre quello dello sconosciuto mi riempie di sperma la vagina. Ne ha prodotto così tanto che straborda lungo il suo pene. Infine sono ripresa, collassata, a carponi sul piumino mentre la sborra dello sconosciuto scivola dalla vagina lungo le cosce per poi impregnare il piumino. Presi dalla mia borsetta dei fazzoletti di carta e mi tolsi i residui di sperma da dosso. Mi rivestii in silenzio. Mi sentivo uno schifo. La gonna era stropicciata, le autoreggenti rotte, il reggiseno era macchiato, ma soprattutto mi sentivo “sporca” io. Sentii un ciao, a domani, di Riccardo ed il rumore del motore della sua auto che si allontanava. Il bastardo non aveva avuto il coraggio di rimanere solo con me. A casa feci una doccia ed utilizzai una spugna dura che graffiava la pelle. Volevo togliermi quella lurida sensazione che sentivo addosso. Ritenni di aver toccato il fondo. Come potevo guardare in faccia mio marito, far finta di nulla in famiglia? Fu una sera e dei giorni a seguire molto “duri”. Dopo quella volta gli incontri con Riccardo si diradarono. Mi ero resa conto che avevo esagerato in quel gioco e volevo prendermi il giusto tempo per capire. Riccardo comprese e si rese disponibile senza farmi pressing. Non vuol dire che ...
... interrompemmo i nostri rapporti sessuali, semplicemente diminuirono gli incontri in attesa di ben focalizzare cosa volessi/mo davvero. Poi, non prevista, Riccardo ebbe una promozione di prestigio dalla multinazionale e si trasferì con la famiglia nel giro di poche settimane definitivamente a Londra e tutto si risolse. Facemmo un ultimo incontro qualche giorno prima che partisse. Fu bello, ma un po' un ”amarcord”; in quell’occasione cancellò dal suo cellulare in mia presenza tutti i files che ci riprendevano nei nostri giochi. (un po' mi dispiacque, ma non si poteva rischiare) Tornai ad essere una moglie esemplare; mamma premurosa ed attenta come lo ero sempre stata. Riccardo non lo vidi e sentii mai più. Finiti i giochi sessuali non vi era più motivi di contatto. Sono passati sette anni da allora; ho avuto un altro figlio, sicuramente di mio marito. Non ho più avuto amanti. Oggi, anche se raramente ed in particolari momenti, mi capita ancora di pensare a quel periodo. Razionalmente mi dico che non dovrà più accadere, ma so che è un auspicato. Non so se Riccardo fosse rimasto a Milano se davvero sarei riuscita a rinunciarvi. Vi chiedete se mi manca Riccardo? Onestamente mi mancano più le sensazioni che mi davano piacere: il brivido di un rapporto adulterino, i piaceri degli orgasmi, il modo diverso di fare sesso, la sensazione di tornare per qualche ora giovani e liberi, ma non si può pensare di avere tutto il piacere senza rinunciare all’amore di un marito che ti ama e ami e della ...