1. La primavera della maturità, godimenti di un diciannovenne. parte 1 di 3


    Data: 30/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: lucaxx190, Fonte: Annunci69

    ... occhi erano indecifrabili, mi fissavano, mi facevano sentire a disagio, ma non avrei saputo dire se ci fosse della malizia.
    
    Il suo gesto è stato comunque sufficiente per riaccendere quella sensazione elettrica che avevo provato quando avevo in mano le sue mutande.. inutilmente, ho pensato, visto che non c'era nessun doppio fine nei sui gesti.
    
    Ho quindi chinato la testa e mi sono rimesso a scrivere, facendo finta di niente.
    
    Mentre mi trovavo in questa posizione lui si è tolgo la mano dalle mutande e l'ha riappoggiata sulla scrivania. Ho guardato quella mano che un attimo prima stava stringendo il suo uccello! Avrei voluto portarmela alla bocca, leccarla e baciarla! Ho fiutato l'aria alla ricerca di quel delizioso profumo che avevo sentito prima, ma niente! Il mio cazzo era comunque completamente duro e lo sentivo premere contro jeans come se avesse voluto saltar fuori e dare una svolta alla serata.
    
    Ma altri minuti sono passati e il mio cazzo, non ha potuto che tornare a riposare: la lezione è finita, ho ripreso le mie cose e mi sono preparato per andarmene.
    
    Mi sentivo doppiamente triste e frustrato: da una parte per la difficoltà della materia che avevo studiato, dall'altra perché ero stato per due volte stuzzicato dalla sensualità di questo uomo senza poter soddisfare affatto il mio arrapamento!
    
    “E' tua quella palla da rugby?”
    
    Lui è rimasto un po' sorpreso dalla mia domanda “Sì, perché?”
    
    “Così per curiosità. Quindi giochi a Rugby..”
    
    “No ci gioca ...
    ... Mark il mio compagno di casa, è un suo regalo.”
    
    Ah ecco chi era Mark, il compagno di casa! Ho fatto un cenno col capo ed ho iniziato a mettermi il giubbotto.
    
    “Però, scusa, c'è scritto 'grande giocatore'..”
    
    “Uff Luca, che impiccione che sei! Pensa a fare i tuoi compiti e fatti i cazzi tuoi ci vediamo fra due giorni.”
    
    Mi ha accompagnato alla porta e mi ha salutato. Mi sono sentito rimproverato come un bimbo delle elementari, effettivamente non erano cazzi miei però mi pareva una domanda del tutto lecita.
    
    Va beh l'argentino doveva avere un carattere molto riservato.
    
    Sono tornato a casa, ho salutato i miei, mio zio e mio cugino e sono salito al piano di sopra. Ho preparato la cartella per il giorno seguente.
    
    L'immagine di Angel occupava tutta la mia mente.
    
    Adesso che sto scrivendo queste righe sono ancora elettrizzato al pensiero del suo pacco gonfio, dei suoi sguardi! Avevo toccato le sue mutante usate... mmm le avevo annusate..
    
    Mi sono spogliato e mi sono messo a letto, ma l'eccitazione era troppa per dormire, dovevo fare qualcosa!
    
    In bagno avevo visto un paio di mutande lasciate da mio cugino Antonio quando, prima di cena, si era docciato dopo esser stato a correre nel parco. Mio cucino, come ho detto, è un bel ragazzo e adesso mi pareva davvero un'ottima ispirazione per farmi una ricca sega.
    
    Mi sono alzato dal letto e sono andato a raccogliere i suoi slip perché volevo rievocare quel momento magico vissuto a casa dell'ingegnere.
    
    Distesomi ...
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