1. 29 ottobre...


    Data: 20/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Befirst, Fonte: Annunci69

    Il sole tiepido aveva appena cancellato la notte fredda di quel 29 Ottobre; ero pensieroso e stanco ma, essendo Sabato, tirai un sospiro di solievo. Mi recarai al solito Bar vicino casa; la brina aveva intaccato le panchine che adornavano i marciapiedi e i lampioni lentamente si addormentavano per far spazio alla luce naturale.
    
    Il piccolo locale era ancora deserto fatta eccezione per una ragazza che stava bevendo il suò caffè seduta ad un tavolo. L'aria calda del condizionatore diede sollievo al mio corpo infreddolito.
    
    Ordinai un cappuccino e, dopoo aver chiesto il permesso al barista, presi una brioches calda dirigendomi ai tavoli; avevo mille pensieri per la testa e la litigata della sera prima con la mia ragazza in trasferta per lavoro non facilitava sicuramente le cose, anzi lei era al primo posto dei miei penseri.
    
    Venni servito dopo poco e iniziai a sorseggiare piano il cappuccino caldo mentre guardavo fuori attraverso le finestre; il mio occhio si posò sulla ragazza che stava sfiogliando il giornale: aveva i capelli raccolti all'indietro formando una piccola coda, lasciando libero il collo vellutato e bianco. Il nero corvino dei capelli faceva risaltare ancora di più i suoi occhi azzurri, due gemme di ghiaccio levigate; non so dire cosa mi rapì di quella ragazza, forse le sue labbra a forma di cuore o quei lineamenti lisci, perfetti. Sentì un calore forte pervadermi; il cuore inizio a pompare più sangue e batteva veloce mentre un brivido caldo attraversò la ...
    ... mia bianca schiena che a stento riuscì a non inarcare.
    
    Riportai presto i miei pensieri altrove e distolsi lo sguardo da quella creatura stupenda; tornai al mio cappuccino quando, con la coda dell'occhio, vidi la ragazza alzarsi e venire verso di me:
    
    "Mi scusi, potrebbe gentilmente passarmi il giornale?"
    
    Mi voltai di scatto verso di lei inarcando le ciglia in senso di stupore. Non mi ero accorto di avere il giornale davandi alla mia colazione.
    
    Lei indicò quindi il quotidiano; io sorridendo lo allungai alla mia interlocutrice. Arrossii rimanendo incantato dalla sua figura.
    
    "Mi scusi signorina, non lo avevo proprio visto" le sorrisi lievemente.
    
    D'improvviso lei sorrise, si girò e titornò al suo tavolo, riapparve in me quel brivido caldo; lo stomaco si strinse in una morsa dolorosa mentre i miei occhi si riempirono della sua bella luce.
    
    Per fortuna il rumore del passaggio al livello mi distolse dal suo sguardo. Lasciai i soldi sul bancone portando con me la brioches che mangiai di fretta per strada. Il treno tardò ad arrivare e rimpiangevo il fatto di non essere stato ancora qualche minuto nel bar per poterla vedere. La sorte era però fu dalla mia parte; la vidi arrivare verso di me mostrando il suo vestito nero con la gonna lunga stretta che delineava le sue forme.
    
    "Salve" disse lei sorridendomi ancora "Anche lei va in città?"
    
    Annui sorridendo come se le parole faticassero a varcare la mia bocca.
    
    La stazione era deserta fatta eccezione per noi due; ...
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