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29 ottobre...
Data: 20/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Befirst
... mano su di esso stimolandolo; lei si fece avanti per facilitarmi il lavoro. Ora la sentivo calda e umida e le labbra carnose della vagina ero impregnate di umori che si trasferivano subito al tessuto delle mutandine e di conseguenza all mio dito che massaggiava con sicurezza e vigore le grandi labbra. Le nostre lingue erano ancora attaccate quando io scansai veloce il lembo matido dei suoi slip e infilai dentro il dito; lei smise di baciarmi e iniziò a gmere piano staccandosi dalla mia bocca e attaccandosi a me muovendo il mio cazzo con grinta provocandomi un piacere immenso. Iniziammo ad ansimare mentre sentivo lo sperma salira lungo l'asta che pulsava di piacere sotto i movimenti veloci di lei; il mio dito la stava penetrando velocemente massaggiando le pareti strofinandole forte, poco dopo sentii un gemito improvviso, un suono soffocato di piacere e in quell'istante il mio seme uscì incontrollabile e vigoroso dalla mia cappella ricadendo sulle sue dita. Lei tolse la mano e leccò avidamente le dita per poi attingere di nuovo sal mio sesso sporco pulendolo il più possibile; feci la stessa cosa cercando di assaporare il suo nettare. Dopo esserci ricomposti ci tenemmo stretti continuando la nostra discussione: lei con la testa sul mio petto e io che la accarezzavo piano perdendo le dita profumate del suo sesso nei capelli corvini. Arrivammo in città in mattinata e restammo ...
... gran parte del tempo a parlare, ma dovemmo lasciarci per sbrigare i nostri affari. un bacio lungo, e appassionato univa i nostri corpi per l'ultima volta, ci guardammo consapevoli che non ci saremmo mai più rivisti, girandoci camminammo in direzioni opposte. Sentivo già svanire il suo profumo dalle mie narici quando ad un tratto la sentii urlare: "Io sono fidanzata, sto passando solo un momento di crisi" mi girai e notai che lo disse con il suo solito sorriso. risposi: "E' cosi anche per me, è stato bellissimo" lo dissi senza pensarci troppo. Ci girammo sorridendo senza scambiarci nessun recapito. Tornai in paese quando ormai era sera, seduto sullo stesso sedile dell'andata sorridendo. Scendendo dal treno mi diressi verso casa passando dal bar e vidi una sagaoma che assomigliava a Nora ma non era lei, lo avrei sentito. Andai a letto quella sera e pensai a quell'incontro, pensai a lei, Quasi non ci fosse che lei. Mi svegliai la mattina presto pensando alla mia compagna, ricordo solo che ieri non era con me; il sole aveva cancellato tutto. E prima di capire cosa fosse successo saltai giù dal letto e raggiunsi il telefono; ero agitato e composi il numero dell'unica ragazza che è sempre stata nei miei pensieri. "Pronto" la sua voce era assonnata "Ti amo" lo dico ridendo mentre accarezzo il pensiero lontano di Nora che sfugge via per non tornare mai più....