1. IN PISCINA


    Data: 20/11/2018, Categorie: Etero Autore: leccami81

    ... dal suo costume, sempre sottacqua, e comincio a masturbarlo. Parliamo come se niente fosse per non destare sospetti anche se c�&egrave poca gente intorno. Di colpo mi fermo e mi immergo in acqua: lo raggiungo e glielo succhio per tre secondi sottacqua. Ride divertito e riemergo. Mi chiede se mi va di raggiungerlo in bagno. Gli faccio segno di sì e lo lascio uscire prima di me. Ci asciughiamo velocemente e mi dirigo dietro di lui verso il bagno.Una volta entrati lo seguo in uno dei bagni. Lui &egrave lì col suo corpo bagnato e gli addominali scolpiti. Dai suoi slip esce una cappella rosea e grossa e appena mi chiudo la porta alle spalle mi afferra le tette e comincia a succhiarmele e a mordicchiarle come fossero mele. Io mi sciolgo perché i capezzoli sono un mio punto debole� gli afferro le natiche e mi lascio guidare da lui� mi abbassa le spalline del costume e fa fuoriuscire i miei grossi seni ingabbiati continuando a mungerli� io mi sento piena di voglia e bagnata ma non solo dall�acqua. Marco allunga una mano più sotto e mi accarezza la passerina attraverso il costume� lo sposta un po� e ci infila un dito dentro� ha delle dita nerborute e le affonda dentro da subito fino in fondo� mi toglie il fiato e la situazione mi eccita anche perché siamo nel bagno di una piscina pubblica e in molti potrebbero sentirci� si abbassa gli slip ed estrae una spada dritta e dura di � mi gira di schiena di scatto e mi sbatte contro le pareti del bagno: mi abbassa il costume e mi infila ...
    ... la sua verga piano da dietro, prendendo bene le misure� lo infila tutto fino in fondo� &egrave lungo e tosto� e lo sento tutto dentro di me� si fa spazio e sprofonda nella mia carne� sento i peli del suo cazzo contro il mio culetto� e da dietro mi strizza le tette come fossi un vacca da mungere� era da tanto che un bel manzo del genere non mi scopava� sento la sua forza nelle mani, nel cazzo� vorrei gridare ma mi trattengo� voglio che duri il più possibile questa scopata� non capisco più nemmeno dove mi trovo� estrae il suo cazzo incandescente e lo appoggia un secondo fra le mie natiche� �fammelo succhiare� gli chiedo con un fil di voce. Si siede sulla tazza del water e io mi inginocchio ai suoi piedi. Lo prendo in mezzo alle tette e lo succhio� le spremo per bene contro la sua asta di ferro e lo inumidisco da cima a fondo� mi impegno con il pompino perché non possa rimpiangere l�accoglienza della mia fica... ha il cazzo che sa di cloro� mi riempie la bocca� sento i suoi muscoli fremere e mi godo quella bellezza di uccello� glielo succhio a lungo e con piacere� e lui si gode la mia bocca� ma lo voglio sentire ancora dentro� voglio mettere alla prova la sua resistenza fisica� mi alzo in piedi e mi infilo il suo cazzo nella fica� lo spazio &egrave angusto ma siamo concentrati sul nostro piacere� la sua testa torna fra le mie tette e io torno a sentirmi piena del suo palo� tocco i suoi pettorali� sento il profumo di cloro� non capisco più nulla� mi muovo più veloce� lo sento ...