1. L'amico sfigato


    Data: 20/11/2018, Categorie: Etero Autore: suve

    ... se si fosse tolto gli occhiali, dato una sistemata e vestito in modo diverso non sarebbe stato da disprezzare. Era soprattutto il suo atteggiamento, l�essere sempre ingobbito, a farlo sembrare brutto.Ad ogni modo, avevo voluto portarlo con me per tentare ancora una volta di farlo �smollare�. Se poi avesse preferito stare in spiaggia con un libro���.. beh, almeno avrebbe letto alla luce del sole, magari prendendo un po� di colore.E così eravamo lì sulla riviera per alcuni giorni. Prima uscita in spiaggia Mario si fiondò, come previsto, sotto l�ombrellone con un libro di un filosofo tedesco, io e gli altri invece ci guardavamo in giro per �vedere chi c�era� e fare qualche conoscenza.La sera, in un noto pub, cenammo e soprattutto carburammo per la nottata. Con l�occasione conoscemmo tre ragazze del nord Italia, senza specificare di dove, probabilmente lì con le stesse nostre intenzioni.Chiara, Barbara e Milena, questi i loro nomi. Tre ragazze di 22 anni, carine, tutte con capelli sul biondo portati lunghi e lisci, tutte con shorts e toppino, tutte con occhioni grandi come la luna, tutte��. più che disposte ad accogliere al tavolo cinque �fusti� (beh, facciamo 4 più Mario). Praticamente tre fotocopie. Da subito mi accorsi che interessavo a Chiara, ed io ero interessato a lei.Un sorriso luminoso e sbarazzino me la faceva apparire più�.. solare delle altre. Così sedemmo vicini e prendemmo a chiacchierare fitto fitto mentre mangiavamo schifezze annaffiandole con robuste pinte. ...
    ... Mario, seduto alla mia sinistra, faceva poco o nulla per entrare nelle conversazioni, anche quando cercai di farglielo fare, anche quando Chiara, e questo me la fece piacere ancora di più, tentò anche lei di coinvolgerlo. Niente, imbranato e chiaramente non a suo agio, scolava pinta dopo pinta guardandosi intorno. Gli altri amici e le amiche di Chiara nemmeno se lo filavano.Ad un certo punto qualcuno lanciò l�idea, si era fatta una certa, di andare a ballare. Entusiasticamente Barbara e Milena approvarono, così i miei amici. Io e Chiara invece eravamo più interessati l�uno all�altra e rifiutammo. Mario neanche a dirlo��.. poco dopo che i cinque erano andati via ci salutò per tornare in albergo dicendosi stanco.Io e Chiara rimanemmo ancora un po�, senza distrazioni, presi da quel �je ne sais quoi� che ci aveva attratti a vicenda. Il copione &egrave il solito di ogni avventura: risatine, carezzina, piccolo bacio, carezzina, bacio più profondo ����e la voglia di restare soli.Lasciammo il locale mano nella mano incamminandoci sul viale parallelo al lungomare, fermandoci ogni tanto a baciarci, evitando le persone che camminavano di fretta o con la testa in aria come noi due.Non avevo voglia di andare in spiaggia e le proposi di andare nel mio albergo, dimenticandomi completamente di Mario.Così arrivammo e salimmo in camera trovandola vuota. Subito ci gettammo sul letto baciandoci ancora, esplorandoci vicendevolmente con le mani.Sentivo il suo seno sodo contro il mio petto al di là ...
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