1. Prigioniero


    Data: 20/11/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    Mi hanno fatto prigioniero da due settimane. Sono in una prigione bianca, nel senso che tutto qui è bianco: le pareti, il soffitto, le sedie, i pochi mobili, il letto. Coperte bianche, bianca la divisa da carcerato, bianche le divise dei carcerieri, bianchi i pezzi di sapone con cui lavarsi, bianchi i rasoi elettrici per farsi la barba. L'aria entra da una grata attraverso le cui fessure si scorge solo un muro bianco oltre il cortile. Le luci sono sempre accese, notte e giorno, anche il nero del buio è bandito da qui. L'altro giorno mi sono graffiato mentre mi lavavo con una spazzola: il rosso delle gocce di sangue è il primo colore che vedo nella mia prigionia. Ho paura. Non mi hanno ancora interrogato. Si raccontano cose terribili sulle torture che infliggono ai prigionieri. Sarò torturato, lo so, ma non devo parlare e non parlerò. Non tradirò la causa, gli amici, quello per cui mi sono battuto in tutti questi anni. Forse mi strapperanno le unghie, mi applicheranno elettrodi sui genitali, minacceranno di castrarmi, mi rinchiuderanno in una stanza con topi e serpenti, mi interrogheranno per giorni interi senza farmi dormire, non mi daranno da mangiare o forse mi daranno cibo salatìssimo e mi negheranno da bere, mi faranno tanti piccoli tagli su tutto il corpo, mi leveranno le tonsille o mi taglieranno l'ernia senza anestesia, mi costringeranno a mangiare e a bere la loro merda e il loro piscio, mi terranno sveglio con musica ad altissimo volume, mi infileranno un manico di ...
    ... scopa nell'ano, mi metteranno in cella con ergastolani che mi stupreranno a ripetizione, mi metteranno legato in una stanza surriscaldata con una pelliccia addosso o nudo in un congelatore, mi benderanno e mi prenderanno a pugni ma tra un colpo e l'altro lasceranno passare minuti forse ore e io impazzirò nell'attesa del colpo successivo, mi cospargeranno il corpo di miele e mi chiuderanno in una spelonca piena di formiche, mi caveranno un dente senza anestesia e poi un altro e un altro fino a fare della mia bocca solo un buco fetido, mi raseranno il capo a zero e mi faranno stare per ore sotto una doccia da cui esce una goccia che mi colpisce la sommità del cranio, mi strapperanno un pezzo di lingua, mi taglieranno un lobo, mi amputeranno un dito ma io non parlerò. E' questo che penso mentre per la prima volta mi portano all'interrogatorio. Sono pronto a tutto ma non cederò. Mi fanno entrare in una stanza e gli occhi ormai disabituati ai colori vedono immagini di arcobaleno. Il colore che spicca è il verde delle divise del maggiore seduto alla scrivania e del gigantesco caporale appoggiato al muro dietro di lui. L'odioso ritratto del dittatore contro cui lottiamo domina la parete di fronte a me. Sulla scrivania del maggiore due oggetti attraggono la mia attenzione: un tagliacarte dal manico d'oro, posto in un portapenne foderato di pelle e la foto di una bellissima donna bruna che sorride. "Mia moglie" spiega il maggiore che ha seguito il mio sguardo. "Gran bella donna, eh?" ...
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