1. Gangbang con rapimento simulato


    Data: 22/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Angyboy77

    ... quando udì l'arrivo di una macchina.
    
    Era Marco con tre sconosciuti. Entrarono urlando e sbattendo qua e la per intimorire. Di questo dettaglio non ne era a conoscenza... Benché bendata il suo terrore era palese. Noi già presenti ci allontanammo dalla scena andando a prendere videocamera alcoolici e sigarette. Quando tornammo era una maschera di sperma..gli eroi di quell'usufrutto gratuito le stavano ancora intorno riempiendola di nomi di e di sputi. Lei fremeva aveva avuto diversi orgasmi.
    
    Era legata sopra un bidone di latta di quelli industriali messa a schiena sotto, molto inarcata e le gambe divaricate con attrezzatura bdsm.
    
    Le versammo in bocca mezza bottiglia di amaro per farle deglutire lo sperma e nel mentre le inseriamo un Plug anale di grosse dimensioni... Non mugoló neppure, era già stanca... Ma avevamo appena cominciato.
    
    Marco grandissimo porco e molto fantasioso la costrinse a correre sempre con il guinzaglio al collo e le mani legate dietro la schiena per tutto il magazzino e sempre con il culo tappato... Sembrava un domatore del circo.
    
    Una, due, tre frustate di intensità sempre più forti la fecero cadere a terra, ma non fece una lacrima, solo qualche gridolino.
    
    Ridevamo di quella troia che voleva essere umiliata. La ribaltammo in ogni ...
    ... posizione ci venisse in mente prendendola più volte in doppia penetrazione.
    
    La scopammo per più di un ora dandoci regolarmente il cambio tra figa e culo.
    
    Le svuotammo un'altra mezza bottiglia di amaro direttamente in gola, portandola ad un enorme conato.
    
    Inutile dire che la lavammo, ma non con acqua o salviette... Con il piscio, cosa che le piaceva un sacco. L'appendemmo nuovamente alla catena.. Non era solo più stanca ma disfatta ed ubriaca.
    
    Ci procurammo un pennarello indelebile ed ognuno di noi le scrisse volgarità addosso.
    
    Pressoché svenuta la tirammo giù lasciandola sdraiata sul pavimento sporco dei nostri liquami precedenti.
    
    Le venimmo tutti sulla faccia.
    
    Si addormentò fracida della nostra mascolinità.
    
    Circa sei ore dopo l'inizio di questa avventura le rimette mo addosso solo la giacca aperta e gli stivaletti e l'abbandonammo nel portone di casa sui gradini con ancora il Plug infilato tra le chiappe.
    
    Prima di citofonare al marito, per farlo scendere le inviammo su whattsup alcune delle foto della notte folle.
    
    Inutile dire che in seguito si sono separati.
    
    Tanto era ciò che voleva.
    
    Due giorni dopo, mi mandò un messaggio di ringraziamento.
    
    Vuole ripetere l'esperienza.
    
    Ma Pamela questa volta vuole farsi venire anche dentro. . 
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