1. Dolce e perversa


    Data: 23/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Hardcore, Autore: antonio_rosita

    ... guardasse più a lungo, ma appare così disinteressato a lei, che mostra solo attenzione a quello che sarà oggetto dell’intervista.Vanessa è quasi stizzita, risentita, non vuole passare inosservata. Si era preparata sicura di fare colpo, curando ogni aspetto che potesse sedurlo. Non conosceva il mondo e credeva bastassero queste attenzioni per affascinare un uomo.Definiscono il giorno e l’ora in cui avrà luogo l’intervista e Lorenzo si congeda da lei, senza troppa cordialità, con un distacco professionale ma disarmante.Vanessa torna a casa innervosita e quella sera scrive un racconto erotico più piccante, un pochino più originale del solito.Lui lo legge e sorride sornione.Il giorno successivo, comunica ai sui 30 lettori che prossimamente rilascerà un’intervista che sarà trasmessa nientepopodimeno che sulla tv privata pincopallino.Contava i giorni che la separavano da quell’incontro cosi importante per lei.Lo diceva a tutti. Ma il pensiero andava all’affascinante e tenebroso, e un po’ troppo glaciale giornalista.Caspita, pensava, possibile che non mi abbia notata? Sarà mica gay? O uno che vive ai margini della normalità? Come è possibile che non abbia ammiccato.Irritata da questa circostanza, non faceva che pensare a lui e meditava un’altra strategia seduttiva.Così, solo per il gusto di farsi corteggiare, perché non sia mai che una bella ragazza venga ignorata per la sua beltà. Mica voleva andarci a letto: voleva soltanto fare breccia su di lui.E quando lui la chiamò per ...
    ... spostare l’appuntamento, le scesero le lacrime. Si stava caricando un po’ troppo.Lui era entrato nelle sue fantasie erotiche. Mentre faceva l’amore con il compagno, vedeva lui, Lorenzo, cosi come a lei piaceva vederlo e come a lei sarebbe piaciuto essere presa.Ancora qualche contatto e finalmente, il grande giorno.Lei si presentò con una gonna corta da cui lui avrebbe potuto intravedere, se solo lei avesse accavallato le gambe, il bordo delle autoreggenti. Una camicia di seta tatticamente aperta sul decolté, tacco alto, unghie smaltate di fresco.Lo raggiunse, e lui le sorrise con più cordialità della volta precedente.“Ce l’ho fatta, stavolta sbaverà guardandomi” pensò lei.L’intervista si protraeva. Era iniziata alle sette di sera, e ad un certo punto lui, sorprendendola, le propose una pausa cena:“ordiniamo qualcosa? C’è un ottimo servizio catering qui vicino. Una sorta di spuntino e poi riprendiamo. Dimmi…”Lei spalancò un sorriso, anche perché a pranzo non aveva avuto tempo di mangiare, presa dalla frenesia della preparazione.Lui si allontanò, scusandosi, pochi minuti. Giusto il tempo di mandare un’email e sarebbe rientrato.Poco dopo lui rientrò, ed estrasse dal frigo bar, una bottiglia di prosecco, che versò nei flut come aperitivo.Ma l’espressione rimaneva sempre poco calorosa, cordiale sì, ma niente che rassicurasse Vanessa.La sua inquietudine era ormai mal celata: non accettava di passare inosservata.Arrivò la cena, consumarono il pasto conversando, ma a parlare era sempre lei, ...
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