1. La troia della caserma


    Data: 24/11/2018, Categorie: Trans Autore: GiadaLabbraBollenti, Fonte: Annunci69

    ... labbra l’altro militare che eccitatissimo mi scarica un litro di sborra in gola. “Aò che troja, io te rovino, te rovino, vuoi cazzi e cazzi avrai, cazzo che fica, cazzo, cazzo, cazzoooo io ti ingravido brutta puttana, te do la sborra in pancia tieniiii” e sento il cazzone durissimo che pulsa schizzi potentissimi di sborra che mi arrivano fino in pancia mentre mugolo bagnatissima da piacere. Piena di sborra, mi accascio a terra felice di essere stata finalmente riempita come volevo.
    
    I quattro militari si ricompongono e mentre vanno via, Giovanni si avvicina, mi prende con le mani la testa ed urla:”tu hai finito di campare, puttana”. Mi sputa in faccia e con sua sorpresa raccolgo la sua saliva per inghiottirla, felice. “Sei una puttana, non c’è niente da fare ma te ne pentirai “. E vanno via.
    
    Con ancora la sborra che mi colava dalla fica mi ricompongo e ritorno alle mie mansioni. Cosa mi sarebbe successo, pensavo tra me e me, impaurita dalle minacce di Giovanni. Notai uno strano parlottare tra i militari ma feci finta di niente. “Vai in deposito” mi disse Giovanni rompendo il silenzio di più di un’ora. Senza fiatare mi avviai pensierosa nei sottoscala. Una volta entrata trovai una decina di militari che mi aspettavano con in mano il mio zaino. Uno di loro mi urlò: “Sarai la schiava della caserma, non sai in che guaio ti sei cacciata. Vai nell’altra stanza e vestiti per noi da puttana, visto che ti piace tanto. Non sarai stanca, vero?”. Io ero estasiata e non vedevo ...
    ... l’ora di continuare a soddisfare le loro voglie. Non andai nella stanza accanto, mi bastò togliermi la mimetica visto che sotto avevo già perizoma e reggiseno, misi le calze ed il body di pizzo, extension nei capelli ed un bel rossetto rosso fuoco. Mi inginocchiai ed a gruppi di quattro iniziai a far godere i militari. La mia fica anale continuò a riempirsi di sborra mentre succhiavo senza sosta ingoiando tutto fino all’ultima goccia. Continuai per ore mentre i militari si davano il cambio alternandosi ordinatamente a gruppetti. I commenti mi facevano impazzire: tutti erano increduli del fatto che non mi stancavo affatto, anzi, più maschi facevo godere e più ne volevo, e la punizione che volevano farmi per me era la massima soddisfazione possibile.
    
    La mattina presto, i turni di guardia, le docce, i deposti e le camerate: almeno 4 pompini a testa li dovevo fare a decine e decine di militari che si accordavano tra di loro per venire a scoparmi.
    
    In poche settimane anche i capi vennero a sapere del mio compito di tirare su il morale delle truppe e vollero immediatamente inzuppare il loro biscotto con mio grande piacere. Giovanni era il capo della baracca e venni a sapere che, intuita la mia indole iniziò a sfruttarmi come la sua puttana.
    
    A me faceva piacere perché quello che non capivano era che io sono una adoratrice del cazzo, e per questo non mi stanco mai.
    
    Inoltre adoro essere schiava sottomessa quindi quelle che per loro erano punizioni per me era una goduria ...