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Prima di cena ( seconda parte )
Data: 24/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ropot
... con tutta la sua voce per questo nuovo piacere provato per la prima volta. Credo che in quell'albergo molti sentirono le sue grida ma in quel momento ne io ne lui ce ne curammo, anzi le sue grida mi eccitavano così tanto che iniziai pure io visto che godevo non meno di lui. Cambiammo posizione, voleva guardarmi mentre stavo sopra di lui e lo penetravo, così disteso sulla schiena con le gambe aperte al massimo riceveva i miei colpi masturbandosi in modo furioso. Ero ancora lontano quando lui venne con un grido più alto e con degli spasmi che gli piegarono la schiena come un arco e gli bloccò il respiro per qualche secondo. Mentre si riappoggiava sul cuscino io presi possesso del suo pene, non volevo che si ritirasse: doveva scoparmi anche lui così continua a masturbarlo mentre con una mano raccoglievo il seme che gli era arrivato fino alla fronte e me lo portavo alla bocca. A quella vista che lo sorprese enormemente lui ritrovò parte della sua eccitazione e il suo pene rimase turgido. Dopo una decina di minuti, in un lago di sudore venni anche io con un ruggito crollando su di lui con il corpo scossa da scatti improvvisi di puro piacere. Ero spossato e stanchissimo, ma non per questo meno desideroso di essere penetrato, così alzai il viso dalla sua spalla e gli feci un sorriso malizioso che esprimesse le mie ...
... intenzioni. Lui che aveva raggiunto qualcosa mai provato con un compiacimento che aveva trasformato la sua faccia mi sollevò e mi mise di fianco e mi lavorò un pochino il buchetto, o meglio ci provò, come avevo fatto io con lui. Lo fermai dopo poco e alzando la gamba gli feci capire che mi doveva prendere. Qui non c'era dolore, ne resistenza ne altro, solo lussuria allo stato massimo così il suo penetrarmi fu veloce ma non per questo meno piacevole, quasi da perdere i sensi. Riprendemmo contatto con il mondo dopo tanto trovandoci abbracciati con un velo di sudore che univa i nostri corpi e con un senso di benessere che anche un navigato come me non aveva mi provato. Con fastidi e piccoli movimenti ci siamo messi seduti e vedendo l'orologio gli dissi che dovevamo andare a quella cena che avevamo in programma. Lui confermò ed andammo insieme sotto la doccia, dove iniziammo a insaponarci a vicenda. Mentre ci massaggiavamo i corpi gli dissi che dopo la cena lo rivolevo tutto e per tutta la notte ed iniziai a descrivere qualche gioco che potevamo sperimentare. Le mie parole gli fecero effetto perchè abbassando gli occhi vide che il suo pene con piccoli evoluzioni stava crescendo così io capendo che c'era tempo per un piccolo aperitivo mi abbassai lentamente leccando il suo corpo e una volta in ginocchio... va beh, lo sapete. .