Di feste in piscina e sesso imprevisto
Data: 25/11/2018,
Categorie:
Sentimentali
Autore: M. McD
... non viene usata da tempo. Continuando il mio giro di ispezione, mi congelo sul posto quando vedo, seduto su di un divano-altalena, un uomo che si è voltato verso di me, probabilmente sorpreso a sua volta dal mio arrivo inaspettato. Metto la retromarcia e inizio ad andarmene da dove sono venuta quando una voce conosciuta mi chiama per nome. Mi riaffaccio dall'angolo e sbircio, per essere sicura di aver appena dato le spalle al compagno di classe del liceo al quale non ero mai riuscita a dichiararmi. Ha una barbona folta da hipster ed è più stempiato di quanto lo ricordassi, ma è senz'altro lui. Tutto questo ha un non so che di irreale. Sembra uno di quei film da romanzo harmony che piacciono tanto a mia madre... Ok, le cose son precipitate. Come abbiamo fatto a passare dall'impaccio iniziale, dal non sapere neanche come intavolare un discorso tra adulti, al limonare pesantemente contro il muro della dependance? Saranno stati il costume delle perversioni? Sarà stata l'atmosfera estiva? Il caldo che annichilisce il buon senso? Potrebbe essere stato semplicemente il suono della sua voce. Quel tono così caldo che mi faceva fantasticare già al liceo su come sarebbe stato sentirlo sussurrarmi sconcezze all'orecchio in classe. Non so a quanti di voi sia capitato, ma io credo di essermi innamorata prima della sua voce e solo in un secondo momento di lui. Ora quella voce mi bisbigliava davvero all'orecchio, non volgarità o complimenti sessuali, ma ha comunque una sfumatura erotica ...
... che mi accarezza più delle sue mani sul seno e sul sedere. Non che quelle non si comportino a dovere, intendiamoci, ma la sua voce... santi numi la sua voce. I bassi delle casse della macchina della mia amica mi fanno vibrare meno delle sue corde vocali. E il suo atteggiamento, autoritario ma pieno di desiderio, è perfettamente in sintonia col tono calmo e ruvido delle sue parole. Sembra completamente padrone della situazione, anche adesso che mi accusa di averlo friendsonato all'ultimo anno. Io rifiutarlo? Ma se gli morivo dietro! Non faccio in tempo a dirglielo che mi slaccia lo slip sul lato destro. Alla fine questo benedetto costume si è slacciato davvero. Sembra sorpreso da se stesso e mi chiede se voglio continuare. Ovvio che voglio! Ho passato gli ultimi 5 anni ad immaginarmi come sarebbe stato se fossi riuscita a chiedergli di uscire con me. Lo afferro per la maglietta e me lo tiro addosso per riniziare a baciarci. Spero che basti come risposta. Sento i muscoli sotto il tessuto leggero della sua t-shirt e mi chiedo vagamente se vada in palestra. Non lo ricordavo così possente. Poi sono le sue dita ad attirare la mia attenzione, quando si insinuano sotto il pareo e dentro quello che resta delle mutandine slacciate. Rimane sorpreso nel trovarmi già bagnata e me lo dice, con la sua bellissima voce e io finalmente confesso che già il solo sentirlo parlare mi fa eccitare più di qualsiasi cosa abbia mai sperimentato in vita mia. Gli sfugge un gemito basso e io ho paura di ...