1. Provare per credere... (parte 2)


    Data: 26/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: in_due, Fonte: Annunci69

    Il ragazzo aveva lasciato da poco la nostra casa, noi eravamo ancora un po' frastornati da quanto successo.
    
    Lea si stava facendo una doccia, io sistemavo la camera e mi rendevo conto che se anche il tipo era uscito fisicamente dalla porta di casa, la sua presenza tra le mura domestiche era ancora palpabile.
    
    Quando uscì dal bagno avvolta nell'accappatoio, con il viso ancora visibilmente colorito dalle emozioni del lungo amplesso, mi gettò le braccia al collo scusandosi: “non volevo che succedesse, scusami, mi spiace tantissimo”
    
    Io la strinsi a me tranquillizzandola e dicendole piano all'orecchio di stare tranquilla che non era successo nulla che mi avesse infastidito. Tutto ciò che era accaduto era stato assecondare le nostre voglie ed i nostri istinti via, via che si manifestavano. Le cose che aveva desiderato lei, le avevo desiderate anche io per lei nello stesso momento.
    
    “se qualcosa mi avesse infastidito vi avrei fermati, ed infatti non gli ho permesso di venire dentro di te”
    
    “si ho visto, ed ho apprezzato molto questa tua attenzione”
    
    Lei si sentiva comunque colpevole di avermi levato qualcosa che fino a quella sera era stata una mia esclusiva, io dal canto mio avevo un po' di rimorso nell'averla offerta ad un estraneo, quasi avessi concesso con facilità ad un altro ciò che lei mi aveva sempre riservato con passione e fedeltà.
    
    Non avevo rimorsi, ero ben consapevole, da prima, di cosa sarebbe potuto accadere, ne eravamo consapevoli entrambi ed avevamo ...
    ... già chiarito che nessuno di noi due voleva togliere nulla all'altro nel nostro rapporto di coppia.
    
    Feci anche io una doccia e mi trovai a sorridere divertito ripensando di aver accarezzato con le labbra e la lingua la cappella di un estraneo, la cosa non mi infastidiva, lo avevo fatto assieme a lei ed anzi, mi accorgevo di essere ancora molto eccitato. Mi insaponavo a lungo il corpo con movimenti lenti ed avvolgenti, lo sentivo particolarmente reattivo, i miei sensi ancora vibravano e non erano assolutamente appagati.
    
    La raggiunsi sul letto, ci abbracciamo stretti, completamente nudi e dopo qualche attimo di silenzio in cui i nostri respiri si accordavano, iniziammo a ricordare assieme alcuni frangenti di quel lungo tour de force. Ci facevamo domande su cosa avessimo provato, su cosa ci fosse piaciuto di più o cosa ci avesse dato fastidio.
    
    Il solo parlarne ci risvegliava i sensi.
    
    La accarezzavo con delicatezza stuzzicando il suo corpo ipersensibile e reattivo, sfioravo i suoi seni, i capezzoli, e mentre la guardavo la desideravo sempre di più.
    
    Scesi leggero lungo le pieghe del ventre che mi guidavano fino alle sue labbra che trovai calde e dischiuse.
    
    Iniziai lentamente ad accarezzarla con maggiore insistenza tra le cosce e attratto dai suoi umori iniziai a giocare nella sua intimità fino a che si lasciò finalmente andare ad un forte orgasmo liberatorio che la fece scuotere a lungo. Non trattenne forti gemiti di piacere e solo dopo qualche minuto di ripetute ...
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