La mia Prima Volta da Maialina Ammaestrata
Data: 28/11/2018,
Categorie:
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: AmelieBlackMambo, Fonte: RaccontiMilu
... mi ha messo in guardia su di te� dice che sei cattiva�Lei replicò con mezzo sorriso: �Lo immagino�attenta alla strega�è un pessimo esempio..ihih.. ti spiace se mi siedo?�Mi spostai per farle posto, il suo tono, seppure gentile, non ammetteva repliche.Fu così che iniziammo a parlare, e in due ore io mi aprii del tutto: lei era spiritosa, giovanile, aperta. Passammo in breve da parole di circostanza ad altre più intime. Le raccontai tutto, senza riserve, preda dell� incantesimo che gettava su di me col suo sguardo, un po� incuriosito da me, dal mio essere diversa per il colore della mia pelle e i miei strani gusti, e un po� di scherno nei miei confronti.Le dissi delle sensazioni che mi provocavano le donne, e di come in qualche modo mi sentissi nata per essere dominata. Persi ogni inibizione, e mi spinsi persino a confidarle come mi avesse eccitata spiarla prima, come invidiassi la sua sicurezza, il suo look, il suo corpo prepotentemente femminile.Fu allora che lei lo disse, con la massima naturalezza, come se mi chiedesse l� ora: �Forse allora dovresti continuare questa conversazione in ginocchio, non credi?�Forse fu il suo tono. Forse la serata surreale che stavo vivendo. Forse non avevo aspettato altro per diciotto anni. Ma lo feci. Mi alzai di fronte a lei, senza dire una parola, e mi inginocchiai di fronte a suo corpo adagiato sulla sedia, china con le ginocchia nude sulla ghiaia appuntita.Fu soddisfatta della mia rapida nell� obbedirle.Fu come uno strano sogno.Lei ...
... parlava, mi chiedeva quello che mi piacesse nell� essere dominata, si faceva gioco di me con termini offensivi e volgari.�Ma guardala, che maialina�hai obbedito subito�l� avevo visto subito che eri una ragazzina cattiva che non aspettava altro che un po� di disciplina� ma sei molto maleducata sai? Fissarmi le tette in quel modo� eri così oscena� e ora guardati� truccata come una troietta�lo sai che le schiave non possono mai sfidare la loro padrona in bellezza, vero?�Mentre lo diceva, con delle dita impudenti mi sbaffava il trucco, rovinandolo, impiastricciava il mio volto, fino a farlo diventare una maschera ridicola, mi stringeva le guance tra le mani, deformando la mia espressione, indugiava sulle mi labbra carnose di nera con le sue unghie laccate.�Così va meglio� ma ora la padrona ha tutte le dita sporche� puliscile, su, schiavetta!�E senza fare complimenti, le infilava nella mia bocca senza incontrare resistenza, se non mugugni di umiliazione e piacere. Succhiavo le sue dita, sentendo il sapore amaro del mascara, ma non osavo protestare. Lei si divertiva, stuzzicava la mia larga lingua, la stringeva, la tirava fuori a forza dalla bocca, pinzandola con due dita.�Che lingua grande che hai�ci divertiremo con questa. Ringraziami per l� onore che ti sto concedendo!�Provai a biasciare quello che chiedeva, ma mi teneva ancora la lingua stretta tra due dita, e così quello che uscì fuori fu solo un ridicolo ammasso di suoni nasali, inframmezzati da un osceno sospirare.�Ahahah�, rise di ...