1. La mia Prima Volta da Maialina Ammaestrata


    Data: 28/11/2018, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Autore: AmelieBlackMambo, Fonte: RaccontiMilu

    ... gusto al mio patetico tentativo �ma guarda�questa vacca non sa nemmeno parlare�per fortuna, non ci serve che parli, vero troietta?�Mi lasciò andare la lingua, e con nonchalance si pulì dalla salive, strusciando le dita sulla mia faccia, spostando poi la mia attenzione sulle mie tettine.�Sai ora che ci penso capisco perché ti piacevano tanto le mie tette� commentò mentre le palpava da sopra il vestito, svelando l� illusione alimentata dal mio pushup � Le tue sono così piccole che non puoi nemmeno chiamarle così. Sono delle mammelle, e tu non sei una donna, sei un animaletto, una piccola scrofa, hai capito� forza fammele vedere�Esitando obbedii, con le guance che bruciavano per l� imbarazzo, l� umiliazione che mi stava facendo provare, e l�eccitazione che mi faceva pulsare le tempie. Tirai fuori le mie tettine dal tubino, e lei immediatamente si concentrò sui capezzoli turgidi, prese a pizzicarli a secco, per poi far ballare le mie tettine con degli schiaffetti. Io gemevo e questo la eccitava.�Mmmm. bene..così, puttanella... ti piace vero? Ti senti appagata? E� così che vanno trattate le tette di una schiava�devono essere sempre offerte alla padrona, e i capezzoli sempre belli duri in sua presenza hai capito?�Annui, tremando dall� eccitazione, e lo dissi per la prima volta: �Sì, Padrona��Brava, schiava, impari in fretta� prima, mentre mi fissavi come la puttanella in calore che sei, anche io ho notato qualcosa sai�hai proprio un culone, vero? Forza, mettiti a quattro zampe e ...
    ... fammelo vedere�Ormai non potevo fare altro, ero completamente soggiogata dal suo volere e così lo feci. Mi misi a quattro zampe, ora la ghiaia oltre alle ginocchia mi feriva anche i palmi delle mani, e tirai su il tessuto elasticizzato del tubino. Lei alla vista del mio slip nero che indossavo sotto, non resistette un secondo di più:�Ma guarda tu, che brutto culone che hai�è così grosso e tondo.. non te ne vergogni, brutta cagna?�Afferrò lo slip e lo tirò a sé, facendolo scivolare nella fessura tra le mie chiappone, dolorosamente.�Bisogna punirlo immediatamente! Non fiatare o ci scopriranno, mettiti in bocca gli slip anzi, tanto sono fradici, porca che non sei altro!�Ci mise un secondo, me li sfilò e mi ci riempì la bocca.Poi iniziò a sculacciarmi, con entrambe le mani, battendo sul mio culone come un tamburo, con forza e ritmo. Aveva alla mano destra un largo anello intarsiato, che lasciava dei segni sulle mie chiappe, martoriandole.Sentivo dal suo respiro affannato che se la stava godendo per bene e a darmele di santa ragione sul culo, e anche io ansimavo forte, attutita dalle mutandine che mi chiudevano la bocca.�Maiala, mi hai fatto eccitare. Forza vieni qui a leccarmela�E già afferrandomi per i capelli mi stava portando la testa tra le sue cosce, così vicino che potevo sentire l� odore della sua eccitazione. Stavo per aprire la bocca e accogliervi il suo sesso, quando nell� aria risuonò il mio nome. Era mia madre che mi cercava, riportandomi bruscamente alla realtà-Mi ...