1. Sgualdrina


    Data: 28/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lastchance

    ... in apprensione. Riunioni finite, solita burocrazia.
    
    Torppe telefonate arretrate da smaltire. La voglia di raggiungerti.
    
    Corro a casa. La nostra. Non ci sei. Provo a chiamarti. Non rispondi..
    
    esco. Non so che fare. Poi arrivi. Ti vedo. Sei bellissima. Come
    
    sempre. Ti amo. Mi vieni incontro, mi baci. Mi dici sono stata un
    
    po’ monella, mi perdoni? Si, ma mi devi raccontare…Risaliamo in
    
    macchina. Insieme. Tu ti tocchi lentamente, io guido senza meta. Tu
    
    racconti , la giornata, gli sguardi ricevuti, l’invito, il piacere di
    
    sentirsi guardata, desiderata, posseduta. Mi prendi la mano, ti fai
    
    toccare. Le tue gambe una sul cruscotto, l’altra in basso. Sei bagnata
    
    come di rado prima. Mi dici che siccome sei stata monella, posso fare
    
    quello che voglio per due ore. Unica condizione: continuare ad amarti,
    
    darti dolcezza ed amore, farti godere. Siamo in autostrada. Accendo
    
    la luce di cortesia. Sei esposta, superiamo lentamente camion e
    
    furgoni. Vedono all’interno. Io che ti tocco. Qualcuno suona il
    
    clackson. Ci fermiamo in un area di servizio piena di camion. Andiamo
    
    al bar.
    
    Sei fantastica, bellissima.. Sexi da morire. Niente caffe’ questa
    
    volta due cocktail martini. Piu’ gin che vermuth. Un altro giro.
    
    Quando ci alziamo ti gira un po’ la testa. Mentra ci avviamo alla
    
    macchina mi dici: ho voglia di scopare. Non l’hai fatto apposta, ma il
    
    tono di voce era piu’ alto del dovuto, e proprio mentre passavamo di
    
    fianco ad un ...
    ... gruppetto di camionisti. Almeno uno ha sentito chiaro. E
    
    ci apostrofa: se avete bisogno di aiuto siamo qua’. Prima che io
    
    reagisca, tu ti giri, alzi la gonna e dici. E allora cosa aspettate?
    
    Rimango impietrito per un attimo. Un attimo di troppo. Vengo
    
    sostituito al tuo fianco da due ragazziche ti accompagnano verso il
    
    loro camion. Vi seguo a pochi passi. Non sono solo.altri si sono
    
    accodati, sperando in una situazione piccante. Ti invitano a salire
    
    sul camion: mi guardi. Ti dico ti amo. Fai per salire e due mani ti
    
    aiutano spingendoti verso l’alto.
    
    Salgo dopo voi tre. Mi siedo, mentre entrate nella cuccetta. Poi solo
    
    gemiti e sospiri, vedo e non vedo. Sento, sento i rumori , sento le
    
    voci. Il rumore del tuo sesso bagnato che riceve attenzioni insperate,
    
    i tuoi ancora, ancora, ancora. Vedo i primi due, che in successione
    
    scendono, sostituiti da altri. Qualcuno, scendendo mi da del cornuto,
    
    qualcuno del fortunato per avere una moglie così, ti sento godere, ti
    
    sento sospirare, ancora, ancora. Ti sento urlare il tuo piacere. Ti
    
    amo amo te.
    
    Le due ore sono finite, anche la terza. Ho perso il conto degli uomini
    
    che hai incontrato, che hai conosciuto, che hanno fatto esplodere i
    
    tuoi sensi. A un certo punto tutto tace. Ti aiuto a ricomporti. Ti
    
    aiuto a scendere. Andiamo verso l’auto. E torniamo a casa. La nostra.
    
    Una doccia, un abbraccio e poi siamo li, insieme nel letto. L’ora e’
    
    tarda. La dolcezza infinita. Io ti amo. Tu ...