Cronache di una ventiduenne disadattata. Vol. III. La montagna.
Data: 01/10/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Flame
... glutei, la schiena, carezze lente e misurate; le sensazioni sono amplificate. Godo, e a pensare che non mi ha ancora sfiorato tra le cosce. -Voglio tutto di te- mi sussurra. È un Demone della lussuria e tentazione. Le sue dita appena sfiorano la pelle scendono giù sul solco del sedere, ho dei brividi intensi, si insinuano tra le cosce le intinge nel mio nettare. Gemo. Il suo dito gira intorno al mio frutto proibito, sono spaventata ed eccitata. Sussurro il suo nome. – Lasciati andare, non ti farò male- la sua voce è calda rassicurante. Anche se sono visibilmente rilassata il mio cuore batte all’impazzata. Le dita hanno lasciato il posto alle labbra e la lingua, mi sta turturando proprio lì. Cavolo sto godendo! Mi ritrovo a spingere il bacino verso la sua faccia, le sue mani poggiano sul culo, mi aprono. La mente annebbiata dal desiderio ha allontanato lo spavento della situazione. Nessuno prima d'ora si è preso questo mio lato. Nessuno, prima di lui. Si può raggiungere l’apice del piacere senza essere toccate tra le cosce, può succedere? A me è successo poco prima che si staccasse da me per sbottonare in fretta i jeans. Ma poi… poi… non lo sento più! Scende dal letto, rumore, cassetto, poi altro che non riesco a decifrare. Ora ritorna, il letto si smuove e sento nuovamente le sue mani su di me, mi danno sicurezza, conforto, ma c'è qualcosa di freddo, estraneo, di liscio e lungo, indugia sul solco del sedere e mi sfiora le labbra del sesso, intinge nei miei ...
... umori e poi lentamente spinge sulla rosellina. È freddo, sottile. –Rilassati, non ti faccio male- mi rassicura nuovamente. Spinge ancora, lentamente, sento l'oggetto entrare. Un gemito di dolore e piacere insieme esce dalle mie labbra, sento il suo respiro affannoso contro la mia schiena. È eccitato, lo sento. La sua erezione preme per entrare, il mio sesso lo accoglie. Mi sento piena. Ho una candela nel culo che fa muovere a ritmo con le sue spinte. Mi lascio andare completamente alle sensazioni forti, mi fa sentire vogliosa, sporca, una puttana. Mi mordo le labbra, strattono i polsi, quasi riesco a slegarmi. Sono fottuta completamente, mente e corpo, ma l'adoro, perché mantiene le sue promesse, non mi fa male. Mi fa godere. Centimetro dopo centimetro la candela penetra per quasi tutta la sua lunghezza, urlo di piacere e l'orgasmo travolge entrambi nello stesso momento. Diventiamo polvere con le nostre difese abbassate. Penombra, sono slegata. Gli avevo chiesto del latte e ora me lo porta, gli sorrido. –Sai alcune volte non ti capisco… non sono i sottomessi che fanno questo ai loro Padroni?- -Mi pendo cura di te.- È un gentiluomo in effetti. Sorrido. Mi fa bere il latte mantenendo il bicchiere, sono così assettata da farmi colare dei rivoli di liquido biancastro ai lati delle labbra, scendono giù lungo il collo, li sento. Lo guardo, i suoi occhi sono nuovamente accesi di lussuria. Infine mi lecco i rimasugli fissandolo con impertinenza. Il fuoco arde dentro lui.