1. Le tre piccole porcelline e il lupo cattivo: 1 Jenny


    Data: 29/11/2018, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... diedero tre belle annusate. Un altro sospiro sfuggì dalla labbra della maialina. La lingua ruvida del lupo diede un delicato colpo alle piccole labbra di Jenny che si schiusero come un bocciolo di rosa a primavera. Jenny si aggrappò ai fili d’erba che la circondavano La lingua si mosse nuovamente tra le sue labbra dischiudendole meglio e poi cominciò a leccarla più in profondità. “Dio che bello” esclamò la povera porcellina. “Vedrai dopo” le sussurrò il lupo, come se parlasse alla sua fichetta. Le leccate continuarono senza sosta, per un tempo che a Jenny parve interminabile, la saliva calda del lupo si mischiava ai suoi umori ma lui prontamente la leccava, gustandone il dolce sapore di miele. Jenny ormai rasserenata aprì un occhio per sbirciare la scena, in controluce, nella penombra della notte vide un enorme bestia muscolosa, ma lo sguardo le andò subito sotto la pancia della creatura selvaggia che stava sopra di lei, un grosso astuccio penico peloso da cui faceva capolino una cappella appuntita, rossa e lucida. Il lupo si accorse dello sguardo e si spostò in avanti, in modo che il suo uccello si trovasse sopra la pancia della porcellina. Caldi schizzi di liquido trasparente e vischioso uscivano ritmicamente da quella punta rossa e ora la colpivano sulla pancia, colando poi lungo i fianchi e facendole un leggero solletico. Il lupo sogghignò mentre Jenny, più incuriosita che spaventata, allungò una mano o con le bianche dita affusolate gli toccò delicatamente la cappella. ...
    ... Uno schizzo più intenso le colpì la mano, Jenny la ritrasse e si portò le dita alla bocca per capire che sapore potesse avere quel liquido che il lupo continuava a spararle addosso. Era un sapore mai sentito, un po’ salato, un po’ acido. “E’ ora” dille lui. “Girati a pancia in giù e mettiti a quattro zampe come una cagna” Jenny ubbidì e senza avere la forza di dire una parola si girò come lui le aveva intimato. La bestia le diede ancora due leccate alla figa per prepararla al meglio e le montò in groppa. Era pesante e odoroso di selvatico, le cinse i fianchi in una morsa d’acciaio e cominciò a dare delle spinte pelviche avvicinando sempre di più il suo pene al sesso di Jenny, gli schizzi di quel liquido vischioso la colpirono proprio lì, lubrificandola per bene e preparandola alla penetrazione. Appena capì che la punta del suo cazzo aveva trovato la giusta posizione tra le labbra della vulva, il lupo aumentò le spinte stringendola ancora più forte. Il cazzo umido e duro entrò prima di pochi centimetri, facendole sfuggire un urletto di sorpresa mista a paura, ma con un vago sconcerto lo sentì presto entrare di più e di più e di più. La sua verginità se ne andò in quattro secondi e presto la sua vagina fu completamente riempita dal cazzo del lupo che nel frattempo era cresciuto a dismisura. Il bestione pompava ad un ritmo forsennato e Jenny sentì che qualcosa alla base del cazzo si era gonfiato e premeva fortemente per entrare dentro di lei. “No, ti prego!” si lasciò sfuggire in ...