1. Puttana di guerra


    Data: 02/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    Aveva preso dall'armadio il completo più bello che aveva.Era una cosa importante, doveva assolutamente cercare di convincere il proprietario del locale ad darle quel posto.Così Elena era uscita con quell'abito elegante, forse anche troppo, ed aderente, e questo non guastava, che metteva in mostra le sue forme procaci.Le scarpe con il tacco alto facevano un rumore inconfondibile, mentre mentre lei a passi lunghi e misurati, attraversava le vie della città, ancheggiando leggermente.Qualcuno si voltava a guardarla, bene, pensò lei, anche se ho 42 anni non sono da buttar via.Si specchiò in una vetrina, mettendosi di profilo, ho ancora un bel culo, si disse.Si aggiustò i capelli, lunghi neri, e ricci che le ricadevano sulle spalle, e, istintivamente, sporse in avanti il busto.Si sentì più tranquilla, pensando alla concorrenza per quel lavoro.Il Diavolo Rosso era un locale grande, situato in uno scantinato. Una volta c'era una sala da ballo, ma ora era diventato praticamente una birreria economica frequentata dai militari.A quell'ora del mattino era chiuso, ma quel giorno, il proprietario aveva dato appuntamento a diverse aspiranti cameriere.Certo non era il massimo, per una come lei che aveva studiato ed aveva esperienze di lavoro in società importanti, ma doveva pur campare.Un tipo alto e con una grande pancia, che sicuramente doveva essere un buttafuori, le indicò di prendere una scala che, dalla grande sala all'interrato, portava ad una specie di soppalco.C'erano altre cinque ...
    ... donne ad attendere e guardarono la nuova arrivata con ostilità, che lei ricambiò.Erano sicuramente parecchio più giovani di lei, ma non certo più belle, se questa è la concorrenza ce la posso fare, pensò.Il proprietario del Diavolo Rosso era sulla sessantina, ed aveva l'aria distinta ed annoiata, di chi fa un lavoro che non ama.Fu un colloquio rapido e professionale, si informò sulle sue precedenti esperienze lavorative, sulla sua disponibilità e le chiese se conosceva la lingua degli occupanti.Stava per dire nemici, ma poi si era trattenuto, meglio essere prudenti.�No, conosco solo poche parole della loro lingua, ma parlo bene Inglese e Francese�. Rispose Elena.�Bene, il linea di massima lei, anche se un po' anziana può andare, per questo lavoro.Una cosa importante, la paga, come le ho detto, non è un granché, ma di questi tempi non posso fare meglio, però, potrà contare sulle mance, che potrebbero essere molto generose.Poi, se, senza trascurare il suo lavoro, si mostra gentile con i nostri clienti, io non ho nulla in contrario e, infine, quello che farà lei, fuori di qui, una volta che il locale ha chiuso, non è certo affar mio.�In termini più diretti, era come se avesse detto: se dopo aver servito tutti i tavoli, ti apparti nel cesso o in un angolo con un soldato e gli fai un pompino, per me va bene e, se quando esci da qui, ti porti a casa qualche soldato, meglio ancora, perché i soldati vengono qui per questo, io gli vendo la birra e voi fate il resto.Elena sapeva bene ...
«123»