1. Prova tangibile d'abbandono


    Data: 03/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    L�estate in questa città &egrave afosa e rovente e quasi come nella mia terra d�origine, l�Oman, visto che a volte in questa stagione capita di vedere scenette curiose, personaggi bizzarri e strampalati in giro nelle strade piene di turisti e anche di mascalzoni assieme a teppisti d�ogni genere. In generale, difficilmente, io mi lascio attirare incuriosendomi dalle situazioni di strada, salvo che non si tratti di conquistare qualche bell�uomo dagli occhi neri, però in quest�inedita circostanza sono stata interamente immischiata in modo insperato in un bifolco e scortese episodio, quest�ultimo che si &egrave in conclusione tramutato modificandosi in un�illogica e inverosimile scappatella, dagli sviluppi direi inattesi e per di più gustosissimi.Io camminavo appena uscita dal lavoro per le stradine del mercato, accaldata e in preda a un rialzo di pressione, la pelle un po� lucida di sudore e l�abito appiccicato al seno, quando ecco che un ragazzo snello dal passo svelto mi compare superandomi e procedendo avanti per un po�. In quel momento osservo la sua figura, lui ha la pelle del colore del caff&egrave, una maglietta rossa aderente al corpo magro e ben disegnato e soprattutto lunghi e morbidi capelli neri, ondulati e stretti da un nastro in una rigonfia coda di cavallo. So che viene dal Pakistan, perché l�ho notato spesso gironzolare vicino a un vicolo del mercato e osservarmi con malcelata voglia e con aria di sfida. Liberamente e di proposito stavolta non gli bado.In ...
    ... quella generica circostanza sono visibilmente abbagliata dal sole, comunque noto che si gira verso di me e comincia a sgambettare con gli occhi, peraltro insolitamente puntati dritti nei miei e con la mano poggiata sul fianco: certo &egrave, che non posso fare a meno di notare che ha i pantaloni slacciati, ampiamente aperti e mostra un bellissimo cazzo alla mia vista, peraltro semi eretto e adagiato sulle palle ben tese circondate da una folta peluria nera. Lo svergognato arrischia e osa avventurarsi così tanto? Il mio primo pensiero &egrave di sdegno, in tal modo proseguo, non sa forse che un simile affronto non può che cadere nel nulla? Lui, probabilmente indispettito e risentito dal fatto che non gli ho badato mi raggiunge ricomposto, noto la sua ombra dietro di me, in quel frangente mi giro di scatto: colpito, lo screanzato mi guarda negli occhi e mi dice a bassa voce con un tono d�aperta e d�esplicita sfida:�Ti piace il mio cazzo, vero?�.Io mi fermo e lo guardo, devo castigarlo alla svelta, devo vendicarmi in qualche modo, però non voglio neanche perdere l�occasione, sennonché taccio a lungo e studio il suo viso. E� molto grazioso in contrasto con il suo gesto volgare, che dal sorrisetto di sfida passa a un�espressione d�attesa un po� tentennante e perplessa, io finalmente esclamo:�Sì, parecchio. Dimmi una cosa, perché lo vuoi dare proprio a me?� - ribatto io alquanto incuriosita e stimolata per l�accaduto.Lui fa uno scatto indietro visibilmente sorpreso, io riprendo a ...
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