Prova tangibile d'abbandono
Data: 03/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... camminare nell�altra direzione, intanto penso su come dovrei convenientemente operare, finché immagini maniache e perverse prendono acutamente forma nella mia testa, mentre un calore d�inattesa vendetta e di smodata voglia s�impadronisce del mio corpo sempre più sudato. Lo svergognato però mi raggiunge in un vicolo adiacente al mercato, m�affianca determinato e in maniera caparbia mi ripete:�Io abito qui. Vuoi venire con me?�. Io prendo tempo, sempre tacendo, rapidamente penso come architettare macchinando deliziosamente al meglio il mio personale e segreto schema.�E� da tanto tempo che ti punto, lo so che sei araba. So anche però, che ti piace fare come ti pare� - aggiunge lui con la voce bassa, quasi amareggiato.Io mi giro di nuovo e gli sorrido in modo ostile, nettamente maldisposto, in quanto una vampata di rabbia m�avvolge scompigliandomi, ma guarda tu, questo piccolo pezzente crede di potermi trattare reputandomi come una puttana. Lui frattanto animoso, più che mai battagliero ed energico prosegue:�Perché fai finta di non guardarmi? Lo so che ti piace scopare� - manifesta lui sogghignando tastandosi volutamente i calzoni attualmente chiusi, però ben gonfi da sotto.Questo è troppo, io ho già tutto chiaro in mente su come agire, tuttavia ho bisogno d�una cosa, per fortuna non lontana da lì.�Sai, non avevo previsto di finire la giornata così, porta pazienza, mi serve ancora qualche minuto� - aggiungo io in maniera entusiasta e soddisfatta.In quel preciso istante ...
... noto che i suoi occhi peraltro molto belli, brillano di sfacciato desiderio e di sgargiante sfida.�Perché tu intanto non vai a comprare da bere?� - lo esorto io maggiormente.�Una ragazza araba che beve?� - sogghigna sbigottito lui, io finisco il discorso camminando:�Sì, e anche tanto�.Velocemente m�allontano verso il negozio d�erbe di Firas, un amico algerino pensando su come lui stia già pregustando la vittoria sulla ragazza araba e a quale sorpresa ben presto si ritroverà davanti. Correre mi fa sudare ancora di più, entro nel negozio del mio amico a precipizio in maniera circospetta:�Salam Firas. Come te la passi? Mi serve velocemente quell�erba per il mal di testa. Sto andando a casa e voglio dormire il più profondamente possibile� - gli dico fingendo un capogiro.�Salam a te, cara Intissar. Guarda, ti darò questa qua, è in polvere. Arriva dalla tua terra sai? In cinque minuti ti farà fare un piacevole e rapido sonno�.Io pago e scappo via, nascondendo la polverina nel reggiseno, m�infilo nel vicolo dove l�insolente e svergognato pachistano mi sta aspettando con gli alcolici. Io gli ammicco da lontano e ci lasciamo inghiottire da un oscuro portoncino. Il suo appartamento è al piano terra, probabilmente lo condivide con altre persone, visto che c�è una specie di soggiorno con delle sedie, un tavolo e un vecchio divano:�Mi chiamo Taslim� - dice lui, probabilmente per creare un�atmosfera un po� meno grezza e più abbordabile. E tu sei Intissar, ho chiesto di te ...