1. Ti amo papà


    Data: 04/12/2018, Categorie: Incesti Autore: risoamaro, Fonte: EroticiRacconti

    Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non è stata innamorata del proprio padre. Mi chiamo Sabrina, detta Nina e all’epoca dei fatti avevo 18 anni, ma già da prima, mio padre Mario era il mio idolo. Sono cresciuta insieme a lui, un ingegnere che lavorava presso la sala controllo di una grossa centrale elettrica. Per poterci accudire a me e mio fratello Luca, di tre anni più grade di me, papà lavorava di notte mentre Laura nostra madre caposala del reparto ortopedico dell’ospedale cittadino lavorava di giorno. Quando tornava lei dal lavoro generalmente partiva lui, e viceversa. Quando tornava al mattino ci accompagnava all’asilo oppure a scuola, e poi andava a riposare, ci veniva a prendere all’ora di pranzo e insieme passavamo il pomeriggio che era per me il momento più bello della giornata. Di lui mi ricordo tutto, era presente quando feci i primi passi, mi ha insegnato a scrivere, e ad apprezzare tante belle cose, in quanto è una persona colta e molto curiosa. Giocava spesso con noi, anche se mio fratello preferiva di più sdraiarsi sul divano ad ascoltare la musica nelle cuffie, io invece ero affascinata dalle sue mani dal suo splendido fisico. Alto 1 m e 85, spalle larghe, mani forti, capelli neri, occhi neri come i miei, mi affascinava la sua voce suo modo di tenermi fra le braccia che mi faceva sentire sicura e protetta. Non ricordo con precisione quando cominciai a spiare mio padre e mia madre quelle rare volte in cui riuscivano a passare una notte insieme e ...
    ... ovviamente facevano sesso. La mia cameretta era stata ricavata dividendo quello di mio fratello, e immediatamente dietro il muro che ci separava c’era la camera dei miei genitori. Era diventato per me un gioco sentire i loro strani rumori, mossa dalla curiosità avevo imparato specie in estate ad uscire sul piccolo terrazzo e a spiarli attraverso la persiana lasciata semplicemente accostata. Vedere quello che mia madre faceva a mio padre mi faceva sentire molto strana, sentivo uno strano languore al basso ventre e poi col tempo ho imparato masturbarmi. Li ho spiati tante volte che alla fine tecnicamente avevo l’esperienza di una puttana, ma in realtà ero vergine, perché mio fratello era del tipo geloso è molto protettivo e non lasciava che nessun maschio si avvicinasse troppo. Ad eccezione di qualche limonata con qualche compagno di scuola tutta la mia esperienza sessuale era compresa nel fatto che a malapena avevo sentito un membro maschile attraverso la stoffa dei pantaloni. Fisicamente non sono molto alta, ma ho un viso tondo e bello occhi scuri come quelli di mio padre una bocca ampia e larga con labbra carnose, capelli neri corti, e un bel culetto a mandolino ben posizionato sulle mie gambe non troppo lunghe ma perfettamente lisce e tornite. Quando decido di mettermi in tiro faccio la mia porca figura, anche se il mio seno non supera la seconda misura riesco sempre in ogni caso a calamitare lo sguardo di un maschio. L’estate del mio 18º compleanno eravamo in vacanza in ...
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