1. Gaia - Interludio


    Data: 01/10/2017, Categorie: Sentimentali Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... assaporandone il gusto. Lui, allo stesso modo, vedendo Gaia nel suo spostarsi, ponendosi spalle a lui a cavalcioni, non percepì alcun pensiero di un pur legittimo “Du ut des”, al contrario fu felice che lei da sola avesse capito il piacere stesso che gli avrebbe regalato presentandogli la fica a portata di bocca. Senza una parola, semplicemente guidati dal loro desiderio di cercarsi, con i visi affondati l'uno nel sesso dell'altra iniziarono una quieta colazione di sesso, ma quanto può rimanere quieto un desiderio così condiviso e vissuto? La certezza del sentirsi accettati, voluti e desiderati nei propri bisogni, li aveva spogliati di ogni loro alibi. Semplicemente avevano perso ogni remora o timore di imporre qualcosa di sgradito all'altro. Lei venne più volte nella bocca di lui e Gaia bevve il suo uomo, ancora. Staccarsi...non perchè esaurito un atto, ma semplicemente per completarlo guardandosi, sincerandosi del piacere dato, e ricominciare.... Si era rivestito alla meno peggio per sgattaiolare fuori dalla stanza, scappando a prendere le brioches calde per la colazione, lasciandola li sul letto, pigra e satolla di emozioni, di piacere, dell'odore delle lenzuola. Era tornato dopo circa una mezz'ora, Gaia era sul letto che leggeva un libro, come l'aveva lasciata, vestita solo dei suoi occhiali da lettura. Alla sua entrata in stanza non provò neppure a coprirsi, era evidente che era rimasta così per lui, era evidente che era così che voleva essere trovata. Lui ...
    ... semplicemente si spogliò nuovamente per tornare ad essere nudo, prima di salire sul letto con la busta delle brioches ancora calde, a gattoni la raggiunse; Gaia ne circondò la nuca con una mano, riponendo con quella libera il libro che stava leggendo. Lo guardò negli occhi lungamente prima di cercarne la bocca con la propria, ...insaziabili come due ragazzini, poi lo ribaltò schiena sul materasso. “Fermo!” ebbe a dire con maliziosa risolutezza mentre una mano aperta sul petto ne impediva l'intenzione di rialzarsi di lui. Senza togliersi gli occhiali, piano si riappropriò del cazzo di lui tra le sue labbra ponendosi ad angolo retto lungo il fianco, manifestando così la sua intenzione che quel riguardo non doveva essere ricambiato, che era solo per lui, il piacere che comunque le sarebbe arrivato doveva derivare solo unicamente di riflesso da quello donato. Accettò solo la mano che ne accarezzava i seni a penzoloni i cui capezzoli sfioravano la pelle dell'uomo. Fu lenta, maliziosa, dolce, magnifica e crudele al contempo, mentre sfiorando con un dito il buchetto di lui ne ingoiava l'asta, portandolo ad accarezzare con tocco lieve la pazzia che confina con l'estasi. Non ne ebbe pietà, fino ad estorcerne il piacere, che, a guance incavate e labbra serrate, ebbe a ingoiare sino all'ultima goccia. Solo allora, ripercorrendo l'addome e il torace di lui, appena umido, sfiorandone la superficie con la punta del naso, tornò al suo viso. Ancora si baciarono, ancora le loro bocche ed i loro sguardi ...