La fermata
Data: 04/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: jojo
... veloce,con le labbra che la avvolgevano e la lingua che si attorcigliava per assaporarne ogni gusto;con l’aiuto delle mani per intensificare ogni istante.Andavo avanti così fino ad arrivare al culmine del piacere,con il suo seme che si gettava prepotentemente sulla mia pelle nuda,del viso o del petto. Poi vedevo la mia gioia.Lui su di me intento a darmi il piacere a sua volta.Sempre con la bocca,lingua e mani.Lo immaginavo toccarmi e leccarmi i seni,succhiarmi i capezzoli.Mi baciava il monte di venere per poi scendere in mezzo alle grandi labbra,per gustarsi le piccole ed entrare con la punta della lingua sempre più in profondità,laddove il clitoride aspettava impaziente di essere stimolato,succhiato.Con le sue dita addentrarsi sempre più in basso,sempre più dentro di me,con prepotenza e dolcezza allo stesso tempo.Gli vedevo la lingua muoversi ancora più in giù,in mezzo alle natiche,per assaggiarmi tutto e tutta.E poi una lenta e intensa esplosione dei sensi.Improvvisa e forte. Il luogo non aveva importanza:potevamo trovarci su un prato fiorito o su una spiaggia deserta,sopra il tavolo del salotto,appoggiati a una parete o avvinghiati in mezzo a lenzuola profumate del suo odore inebriante,che riuscivo a sentire da vicino,ora. Così fantasticavano i miei ...
... pensieri.L’immaginazione era potentissima.Già mi sentivo i brividi e le scosse lungo la schiena,sulle gambe,nella mia intimità. Sì ero pronta. Ero pronta a fare qualcosa per attirare la sua attenzione.Ma come?Il cuore impazzava,le gambe mi tremavano,la bocca non era capace di emettere suoni,le parole non riuscivano ad esprimere i miei pensieri,le mie intenzioni.Provai a fare qualcosa.L’unica cosa che ebbi il coraggio di fare. Avvicinai lentamente la mia mano tremolante e imbarazzata alla sua... mignolo contro mignolo... mignolo sopra mignolo… Chissà cosa pensò l’uomo misterioso.L’uomo che aveva stuzzicato tutto il mio corpo in quell’insolito pomeriggio.Non feci in tempo ad ingarbugliarmi la mente di ipotesi,che lui si alzò di scatto e la mia mano scivolò via bruscamente dalla sua. L’autobus arrivò. I suoi occhi mi guardarono un istante.Il suo sguardo accompagnato da un sorriso.Mi dissi “E’ fatta!Adesso mi siedo accanto a lui…inizieremo a parlare…o meglio,inizieremo ad accarezzarci,baciarci…e poi…e poi…” Le porte si aprirono. Il mio uomo si precipitò come un fulmine in quella direzione,i suoi occhi si accesero di gioia.Scese un ragazzo sulla ventina,si abbracciarono e si baciarono all’istante,senza neanche salutarsi,con impeto,sentimento,passione,amore… Ed io…beh…sorrisi…