Matilde 02-19 - la scommessa di valentina - 2
Data: 05/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Alex46
... lui, e passare al successivo, ma quell'odore la incuriosiva. Bagnò con la lingua il glande che aveva di fronte, poi sporse le labbra in fuori e lentamente lo avvolse. Voleva essere bella, mentre lo faceva. Tornò indietro per bagnarsi di nuovo le labbra, poi lo affondò in gola. Era molto grande. Più largo di quello di Roberto, sicuramente. E non era arrivata alla base, ne era sicura. Cercò di prenderlo tutto in bocca, ma le dimensioni glielo impedirono. La cosa la fece uscire di testa. Un gemito si alzò da qualche parte della stanza.
La figa eccitata le doleva. Infine dovette riconoscerlo con se stessa. Aveva voglia di fare un pompino a questo cazzo grande e profumato. Ne aveva una voglia terribile. Lo succhiò un'ultima volta poi si staccò, a forza.
- Mmm... - fu tutto quello che riuscì a dire, e le uscì come un sussurro roco. Gli uomini davanti a lei si mossero, cambiando posizione.
Poteva sentire solo i loro passi e il rumore della loro masturbazione, forse la cosa che la eccitava di più.
Avanzò con il busto per cercare il secondo. Lo esplorò con la lingua, bagnandolo di saliva. Sentì di nuovo la testa girarle per l'eccitazione, ma si sforzò di essere lucida. Analizzò la consistenza. Era simile a quello di Roberto come dimensioni. Lo prese in bocca completamente, lo estrasse quasi del tutto, poi se lo rimise in bocca. Aveva la cappella piccola, poco pronunciata: non era lui. Quella di Roberto la faceva impazzire per come si staccava dall'asta, in modo ...
... netto.
Quello successivo si fece attendere qualche istante di più. Valentina sentiva il rumore di qualcuno che si masturbava velocemente molto vicino a lei, a pochi centimetri dal suo viso. Doveva avere qualche problema con l'erezione, intuì. Alla fine una mano tremante, con un forte odore di profumo, le sfiorò la testa. Nonostante avesse già capito che non era il marito, avanzò con la bocca aperta. Il cazzo che le entrò dentro era piccolo, neanche molto duro. Evidentemente non era quello del marito. Lo succhiò alcune volte, senza che diventasse comunque duro, poi nel modo più gentile possibile, si staccò.
Di nuovo il rumore dei passi sostituì il silenzio irreale che la circondava, e prima ancora che il successivo le sfiorasse la testa, avvertì uno sgradevole odore di urina. Si sporse un po', e quando incontrò il cazzo che le stava davanti lo leccò appena. Non le andava proprio di prenderlo in bocca. Si ritrasse, scuotendo la testa e facendo capire di passare al successivo. Qualche risata sommessa si alzò nella stanza, un rumore di passi che si allontanavano in fretta. Non le importava, che si offendesse pure. Non era mica una puttana, lei...
Forse lo era, invece. Si osservò dal di fuori. Legata, bendata, con la bocca aperta in attesa del prossimo cazzo, il respiro tanto affannoso da sembrare un gemito.
Era una puttana, oh, sì, se lo era... Il suono di quella parola le fece girare la testa.
I sospiri nella stanza aumentavano sempre di più. Valentina immaginò che qualcuno ...