1. l'architetto


    Data: 05/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: TonyLo, Fonte: RaccontiMilu

    Quando lo vidi arrivare in cantiere non potei fare a meno di dare una gomitata a Nino, il mio socio, perché si girasse a guardarlo. Stavamo lavorando sul ponteggio per ristrutturare una casa quando l'Architetto arrivò in cantiere parlando in modo concitato al cellulare, il suo modo di parlare e gesticolare era inequivocabile: era certamente gay. Io, Antonio, detto Tony ed il mio socio che si chiama Antonio anche lui, detto Nino, abbiamo una piccola impresa edile e stavamo eseguendo lavori per conto di un'impresa più grande. Entrambi siamo sposati ma amiamo divertirci con i maschietti passivi che sono quasi sempre ben felici di farsi scopare da due maschi attivi, muscolosi e decisi. Siamo entrambi di origini siciliane: scuri di carnagione e, soprattutto Nino, con un corpo massiccio e ricoperto di pelo nero. Quando uno dei muratori ci chiamò per presentarci l'Architetto, Nino fece subito una battuta per sondare il terreno: l'architetto, infatti si chiamava Ponte �un architetto che si chiama Ponte...minchia...a posto siamo!� ed alcuni dei presenti si misero a ridere ma l'architetto no, anzi sembrava imbarazzato soprattutto perché Nino aveva tenuto stretta nella sua mano la mano dell'architetto un po' più del dovuto e lo guardava fisso negli occhi. I giorni seguenti passarono tranquilli, l'Architetto girava per il cantiere, portava disegni, parlava ore al cellulare e poi andava via. Nino solo con me faceva battute sull'abbigliamento dell'architetto e mi disse che era deciso a ...
    ... verificare se sotto quelle maglie strette strette e di colori tenui ci fosse davvero un maschietto pronto per farsi scopare da noi. Dal giorno seguente ogni volta che lo vedeva arrivare si toglieva la maglietta restando a torso nudo e con una scusa qualsiasi andava a chiedergli qualcosa e mentre parlava non perdeva occasione di grattarsi il pacco. Poi tornava da me ridendo sotto i baffi dicendo che non gli staccava gli occhi da dosso o che lo aveva fatto arrossire come una ragazzina... Iniziai anche io a girare mezzo spogliato per il cantiere, era primavera avanzata e nessuno degli altri muratori trovava sconveniente il nostro �scarso� abbigliamento. L'Architetto aveva iniziato a posare gli occhi anche su si me mentre giravo e cercavo di attirare la sua attenzione passandogli molto vicino fino quasi a strusciarmi addosso. Un giorno decidemmo di tentare il tutto per tutto. Aspettammo che anche l'ultimo degli altri operai uscisse dal cantiere, e telefonammo all'Architetto dicendo che doveva venire urgentemente per verificare una lavorazione. Lo aspettammo all'interno di un alloggio quasi ultimato. Quando arrivò Nino era a torso nudo con i pantaloncini arrotolati cortissimi per mettere in mostra tutto il suo corpo massiccio, muscoloso e peloso; io restai poco distante. �Allora cosa avete combinato stavolta, qual'è il problema?� Nino gli si parò davanti a pochi centimetri dalla faccia �niente, architetto, niente...è solo che mi domandavo se avevi voglia di succhiarmi la minchia...� ...
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