La chiara sempre vogliosa di assistenza!!!!!!
Data: 01/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: vytti, Fonte: Annunci69
... abilmente con le sue dita vogliose.
Quindi a quel punto mi alzai, la presi di peso portandola sul tappeto, e la sdraiai per terra: le afferrai quei leggings neri che le avvolgevano quel culo e quelle cosce meravigliose, e li sfilai, insieme con quel perizoma che definiva le sue curve così meravigliosamente: e dopo averla spogliata del tutto, mi avventai sulla sua figa pelosa, leccandola con un desiderio irrefrenabile, stimolandola anche con le dita e la mano, sentendola gemere sempre più vogliosa di sesso e di trasgressione.
Continuai a leccare, sentendo che si bagnava, e gustando il suo sapore unico: era sempre più grondante di piacere, e quindi decisi anche di provare a metterle il mio indice nel culo, cosa che gradì senza nemmeno dire una parola: Chiara era già al settimo cielo, e sentendosi il culo penetrato dal dito, mentre la mia bocca si occupava della sua figa, la rendeva sempre più eccitata, facendola ansimare senza sosta e desiderare sensazioni più intense.
Non mi fermai, continuai voglioso a stimolarla, finché la sentii venire e la sua figa si sbrodolò di piacere: ma non smisi di infilarle il dito in culo, perché volevo anche quello. Così lei cercò le mie gambe, sbottonò i miei pantaloni e levò anche le mutande, per poi passarsi il mio cazzo tra le sue labbra vogliose, e subito dopo si ingoiò il mio cazzo voglioso in bocca, facendolo entrare tutto e desiderandolo senza ritegno.
Mentre ciucciava, io continuavo a penetrarle il culo con il dito, e questa ...
... cosa la eccitava, la sentivo continuare a gemere con desiderio: quindi dopo averlo ciucciato a dovere, lo fece scivolare tra le sue tette, sputandoci per bene sopra. Cominciò a farlo scivolare in una spagnola provocantissima, stimolandomi sempre più, stringendo quelle poppe burrose attorno alla mia cappella che ormai era in fiamme per lo stimolo ricevuto.
Le dissi che volevo la sua figa, e Chiara se l’allargò, e quindi, guidò il mio cazzo dentro di lei: la scopai a pecorina, sbattendo rumorosamente il mio bacino sulle sue chiappe tonde e vogliose, godendo e sentendola gemere di nuovo, mentre all’indice, nel frattempo, avevo pure aggiunto il pollice. Ormai questa gnocca era pronta a venire, non si tratteneva più, mentre anch’io continuavo a stantuffarla a dovere, senza sosta.
Chiara si lasciò andare per la seconda volta, con le mie dita in culo, mentre il mio cazzo finiva di spingere: e a quelo punto le dissi, “Chiara, mi dai il culo?” e lei “dai, ficcalo dentro, voglio che me lo scopi tu” e io non mi fece pregare. Chiara si allargò il buco mettendosi le mani sulle chiappe, e quando vidi quel buchino accogliente davanti a me spalancato, lasciai scivolare la mia cappella dentro, godendo come un riccio sin dal primo istante.
Era stretta e calda, in culo, e la sentivo gemere tra il piacere e il dolore, mentre io ero ormai al settimo cielo e sentivo che di lì a poco sarei venuto, perché Chiara mi aveva tartassato di piacere con un’intensità unica: mentre le trapanavo quel ...