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Le sorprese continuano
Data: 09/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: fedeman_05
... intensità dei colpo. “Siiiiii, Fede, dai dai vengooooooooooooo” e con le braccia mi spinse il culo contro il suo, affondai tutto il mio cazzo per la lunghezza e il mio cazzo iniziò a schizzarle in figa una quantità di sborra enorme. Girò il suo volto, mi mostro la lingua e iniziammo a baciarci appassionatamente in modo osceno. “anche questa volta mi hai chiavata da montone. Mi lavo, ci riposiamo e poi secondo round” Uscì dal bagno con una sottoveste rosa semitrasparente. Si notavano i suoi capezzoli ancora duri dal rapporto appena consumato e la loro aureola rosa. Scendendo si intravedeva il bell’ombelico e la sua fighetta nera curata dal pelo corto si mostrava in tutto il suo splendore. “Hai voglia ancora di scopare o ti sei saziato?” “Ale, di te la voglia non mi passa mai, mi faccio ogni tanto le seghe sulle foto al mare della scorsa estate quando tu e Luca siete venuti con me e Michy a Pantelleria”. “Sei un gran porco, comunque meglio così” “Così come?” chiesi. “Meglio che io e te non siamo marito e moglie perché uno, avremmo una decina di figli e due, sarei troppo gelosa delle porcate che faresti in giro a mia insaputa” “Perché tu invece sei una santarellina? Vieni qui dai e smettila di dire stupidate!” le risposi ridendo. Mi si avvicinò con fare provocante e mieloso allo stesso tempo. Sollevò la sottoveste e mi mostrò la fighettina. Si sedette a cavalcioni su di me e iniziò a strofinarmela sul cazzo che era già diventato bello duro. Ansimava ...
... e intanto si toccava il clitoride e con due dita si stringeva e giocava con un capezzolo. La lasciai fare, dopotutto il lavoretto no era affatto male. Si interruppe: “Ho sete” mi disse e mi immaginai già il pompino. Invece si alzò, mi sorrise e andò in cucina. Rimasi sorpreso ma aveva effettivamente sete. Si diresse in cucina e aprì il frigo dal quale prese una bottiglia di acqua. La raggiunsi mentre stava bevendo. Mi misi di fronte a lei e le cinsi i fianci. Appoggiò il bicchiere e mi abbracciò. Avevo il cazzo duro e glielo feci sentire. “Perché non continui quello che stavi facendo prima’” le chiesi. “Non siamo più sul divano” mi rispose in modo provocante. La strinsi e la sollevai adagiandola sul tavolo. “Qui siamo sul duro e mi sa che lo preferisci” la provocai. Si adagiò sulla schiena e fece scivolare le spalline della sottoveste. Le sollevai il lembo mentre Alessia socchiudeva le gambe, mi insalivai indice e medio e glieli infilai. Sospirò, glielo appoggiai ed entrò come nel burro da tanto che era bagnata. Inizia un movimento lento e profondo. Ad ogni affondo gemeva di piacere e di dolore. La sottoveste intanto era scesa quasi del tutto. La pompavo e le tenevo strette le tette. Lei si dimenava e godeva e con le gambe mi cingeva i fianchi. Teneva appoggiati i talloni al mio culo e dava colpetti all’indietro aumentando così il mio affondo. Le braccia erano attaccate alle mie e me le stringeva forte. “Ahhhh, ahhhh. Ti piace eh bella troiona: Sei una vacca Ale, ti scopo ...