1. Due maschi bisex al servizio delle voglie di una signora bene di provincia.


    Data: 09/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82

    L'intelligenza di una donna può essere il più possente degli afrodisiaci e la sua fantasia perversa il guinzaglio più feroce.
    
    A questo pensavo mentre nudo, nella doccia le mani di Giulio mi insaponavano lascivamente le spalle.
    
    Cassandra ci osservava compiaciuta e divertita dalla camera da letto, il suo corpo statuario era inguainato in un body di rete nera che ne esaltava ancora di più l'opulenta bellezza delle forme.
    
    Il destino aveva ingabbiato una donna dall'intelligenza e dalla cultura superiore in un corpo che sembrava essere stato dipinto per stimolare le voglia di qualunque uomo la guardasse.
    
    Questo lo avevo capito da subito, ero caduto schiavo del suo fascino fino dal nostro primo incontro diventato realtà dopo una lunga amicizia virtuale vissuta nell'etere.
    
    Le parole erano diventate vibranti emozioni, poi gioco delle parti.
    
    Infine era rimasto solo il bisogno di godere del suo piacere, mentre le scivolavo con la bocca lungo il corpo disegnando una striscia di baci osceni che portava dalle sue labbra all'interno delle cosce.
    
    La dea mi aveva permesso di adorarne le forme statuarie con il malizioso lavoro delle mie carezze, mi ero perso tutta la notte nel gustare sulla lingua il sapore del suo orgasmo mentre instancabile alternavo la bocca ad affondi ritmati della mia carne, scanditi da suoi precisi comandi che la portavano a raggiungere il piacere nei tempi e alle condizioni da lei desiderati.
    
    Nella notte le cedevo il totale controllo del ...
    ... nostro piacere, Cassandra mi guidava nella sua splendida mente soddisfando ogni sua fantasia, ora dolce ora violenta, marchiandomi con le sue unghie durante un orgasmo furioso o trasformandomi nella sua donna mentre la masturbavo delicatamente e la baciavo con tutto l'amore che provavo per lei.
    
    Quando si era alzata per andare a fare pipì non era servito che un suo gesto perché una volta finito entrassi a carponi sulle piastrelle per farle il bidet con la mia bocca, mentre la mia erezione sfrontata tradiva quanto la mia condizione mi eccitasse.
    
    Ma quello era stato alcune settimane prima, da allora i nostri incontri si erano ripetuti, passando da serate trascorse a gustare vini delicati in riva al mare ad esaltanti amplessi dove avevo potuto godere della sua mente e del suo magnifico corpo.
    
    A volte dopo essermi dedicato al suo completo appagamento mi ritrovavo a dovermi alzare dal letto e masturbarmi per divertirla, senza sapere se mi avrebbe dato il permesso di inondare il parquet con i copiosi schizzi che mi aveva costretto a trattenere o se un suo gesto avrebbe decretato che quella notte il mio piacere dovesse essere negato per gratificare un suo capriccio.
    
    Il presente era il suo muscoloso istruttore di fitness, con il quale ci eravamo alternati a darle piacere per tutta la sera.
    
    Suo era stato il privilegio dell'amplesso furioso che aveva gratificato la nostra splendida signora poco prima.
    
    Sul culo l'uomo portava ancora i segni dell'apprezzamento di lei, sotto ...
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