Ostinata e ribelle
Data: 10/12/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... appoggiare la sua testa, lei accarezzò i suoi capelli distrattamente, mentre lui inalò ancora l�aroma di quell�incomparabile e stupenda pelosissima nera fica, succhiando con dovizia il clitoride e le piccole labbra curando affettuosamente ogni minimo aspetto:�Oh sì, così, dai succhiamela per bene, sei un maestro, così mi farai venire� - bisbigliò ansante e famelica lei con una vorace foga.A dire il vero, leccare la fica era qualcosa che Mauro eseguiva di rado, però questa volta poteva compiere un�eccezione. Lui si distese e leccò il clitoride a lungo, mentre il suo pollice destro si era introdotto all�interno della sua pelosissima fica. Lei respirava affannosamente e rabbrividiva al suo contatto gemendo di continuo quando quella lingua strimpellava abilmente nei suoi paraggi in modo oculato. Mauro era già rovente a sufficienza, poiché al momento era giunta l�ora d�affondare il suo cazzo in quella carne esuberante, focosa e infuocata. Lui stette in piedi, l�invitò a disporsi nel miglior modo possibile, piegandosi sopra il braccio del divano lui afferrò il suo cazzo premendolo contro l�entrata della sua pelosissima e nera fica, sfregandolo su e giù brevemente per lubrificarlo, poi spinse delicatamente. Lui affondò il cazzo fino all�integrale penetrazione, lei emise un lieve e gradito strillo d�assenso e diede inizio a quella sinfonia. Mauro lo spinse più forte che poté, però con con garbo e con gentilezza per riceverne a quel punto la penetrazione migliore:�Sì, così va bene, ...
... sei un�autentica leccornia, una vera delizia� - sospirò lui invasato sragionando per il piacere provato.Pacatamente lui cominciò a spingere il suo cazzo dentro quell�incantevole fica pelosissima, nera e sugosa. I loro gemiti di passione dettavano il ritmo della danza, tant�è che anche i bambini accompagnati dai genitori che passavano fuori nella strada, lì davanti al ritorno da scuola, non potevano non ascoltare e sentire i loro indubbi e inequivocabili gemiti provenienti da quella stanza da letto tra l�altro con le persiane aperte. Mauro li guardò distrattamente con menefreghismo e noncuranza, intanto si rituffò dolcemente su Matilde, perché attualmente il suo cazzo essendo lubrificato a dovere scorreva a meraviglia, tenuto conto che lei lo avvertiva arrivargli nelle viscere più profonde. Lei aveva finalmente guadagnato e infine ottenuto Mauro nelle sue grinfie, perché da quel giorno lui diventò il suo postino personale, dal momento che quella sua pelosissima fica nera e vogliosa era stata lasciata affamata, assettata e incustodita per troppo tempo. Lui era fiorente, sbarazzino e pure selvaggio, i suoi desideri appassionati e urgenti furono in questo modo ampiamente soddisfatti, proprio come lei aveva sempre ambito e desiderato. Chi lo avrebbe pensato che tutto questo sarebbe potuto accadere? Che cosa doveva o poteva fare adesso? Riferirlo ai suoi amici, oppure tenerli in perenne incertezza e titubanza?�Sì, dai, scopami ancora, forza continua� - gridò lei in un fulmineo ...