1. Vite parallele


    Data: 11/12/2018, Categorie: pulp, Autore: Alba17

    Ajsi tiene forte la pistola tra le mani. La punta alla tempia. Il metallo freddo al contatto con la pelle la fa rabbrividire. La posa giù. Si guarda allo specchio. I suoi 20 anni sono pochi per farla finita, e vedere sé stessa allo specchio le fa un certo effetto. E' bella Ajsi. Due occhi neri neri come la notte, capelli lunghi neri, una bocca che fa sognare, eppure lei non ha più sogni. Lui glieli ha uccisi. E' brava Ajsi. La più brava di tutte, piena di talento, ma non solo. Molto seria, testarda, precisa, sin dalla nascita... perfetta. Ajsi ride di sé stessa allo specchio, un riso amaro che le storpia la faccia. E' più smorfia che risata sarcastica è il suo viso si trasforma facendosi beffe di lei. Si allontana dallo specchio. Non vuole più guardarsi. Lo copre con l'asciugamani e riprende la pistola in mano. La impugna, la appoggia di nuovo alla testa, ma non preme il grilletto... Prima vorrebbe rivedere il film della sua vita. E, infatti, flash di immagini le si parano davanti e i ricordi si fanno vivi come se tutto stesse per succedere nuovamente in quello stesso momento. Ricorda la mamma è il papà, coccolata, felice tra loro due. Ricorda il sogno della mamma che poi diventa anche il suo sogno. Ricorda le sue dolci parole che le dicevano: "Ajs, sei bellissima! Ajsi, quando tu canti anche gli angeli scenderebbero dal cielo pur di ascoltarti, e tu sei l'angelo della mamma". Ricorda quel giorno, quando, a 9 anni, la portò ad una scuola di preparazione artistica per ...
    ... studiare recitazione, canto, ballo, e, dopo la prima prova, Ajsi fu subito ammessa. Non poteva essere altrimenti, era bella Ajsi, troppo bella e anche troppo brava. Finalmente il suo sogno stava prendendo forma, lo stavano per toccare con le mani entrambe, madre e figlia. Mattina, scuola tutti i giorni fino alle 13:00, poi pranzava lì e il pomeriggio, dopo un po' di riposo, Ajs si allenava con le sue amiche e amici, imparavano l'arte della recitazione, del canto, del ballo. Nessuno era bravo quanto lei. Era un'attrice nata in recitazione, era ballerina, era cantante. Le note che uscivano dalla sua bocca potevano risvegliare i morti. Ajsi era donna, era bambina, era aggressiva, era dolce, era amara, era sognatrice, era vera. Si impegnava per essere ancora di più, Ajsi. Si impegnava al massimo con molta serietà, insolito per una bambina di 9 anni. il regista la notò subito, già dalla prima prova. Puntò tutto su di lei, sapeva persuaderla. Il regista era giovane e pieno di ambizioni. Voleva arrivare in alto, e nessun altro meglio di Ajsi poteva aiutarlo a raggiungere quegli obiettivi. Era lei il suo mezzo. Insieme avrebbero raggiunto le stelle. Così le diceva ogni volta, ed ogni volta Ajsi lo adorava di più e si impegnava sempre di più. Per compiacere sé stessa ma anche lui. E la mamma sempre presente, sempre orgogliosa e fiera per la sua piccola che stava arrivando l'apice del successo già a 14 anni. Purtroppo, però, mamma morì all'improvviso d'infarto, e Ajs continuò ad andarci da ...
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