1. Sara, la Webcam Girl 7 - L'email


    Data: 11/12/2018, Categorie: Incesti Autore: LovelySara, Fonte: EroticiRacconti

    "Mia carissima Lovely, immagino che questa email ti coglierà di sorpresa. Ci tengo prima di tutto a rassicurarti sul fatto che il tuo indirizzo non è visibile da nessuna parte sul sito, e che tu non hai commesso nessuna leggerezza, d'altra parte vedo che sei sempre molto attenta a questi particolari. Ti prego di non chiedermi come io l'ho avuto, non posso rivelartelo, così come non posso rivelarti il mio nickname né tantomeno la mia identità. Perché, allora, questa email? Perché sento il bisogno di ringraziarti, e di confessarti quanto tenga a te. Da quando ti ho vista la prima volta sul sito sei diventata per me quasi un'ossessione, il primo pensiero quando mi sveglio e l'ultimo quando vado a dormire. Sei così bella, dio quanto vorrei un giorno avere la possibilità di toccarti, di baciarti... No, tranquilla, non ti sto chiedendo un incontro. Non sarebbe proprio il caso. Però dovevo dirti per forza quanto tu sia importante per me, e non volevo farlo in chat. Magari non avresti potuto dedicare la giusta attenzione alle mie parole, se nel frattempo qualcun altro ti avesse portata via da me, in privato. E poi... non volevo che ti spaventassi e magari mi bannassi dalla tua chatroom. Però devi saperlo: se potessi esprimere un unico, irrealizzabile desiderio... vorrei fare l'amore con te". Sara rilesse quelle parole sei, sette, otto volte, quasi come se non ci credesse. L'email era firmata da "Ammiratore Sconosciuto", e anche l'indirizzo da cui proveniva era evidentemente stato ...
    ... creato apposta per l'occasione, impossibile da lì risalire all'identità di quell'uomo misterioso. Le era arrivata di sera tardi, non molto dopo che aveva terminato la sua sessione live, e purtroppo per lei l'aveva aperta prima di buttarsi a letto, con il risultato che per tutta la notte non chiuse occhio. Era stata riconosciuta, qualcuno che aveva già incontrato nella vita reale l'aveva vista esibirsi su quel sito, questa era l'unica spiegazione possibile. Di più, si trattava di qualcuno che aveva il suo indirizzo email: ex colleghi di lavoro, amici, famiglia... quanti in totale potevano possederlo? Non era certo un numero tendente all'infinito, eppure non riusciva in alcun modo ad attribuire un volto plausibile all'autore di quel messaggio. Quella mattina iniziò a trasmettere presto. Nel corso della notte aveva studiato una strategia, anche se ora che si trovava online riusciva a pensare solo una cosa: e se fosse già stato lì? Magari la stava guardando in quel momento... Improvvisamente Sara ritrovò tutte le inibizioni che faticosamente aveva demolito nel corso di varie settimane, e per tutta la mattina praticamente non si spogliò mai, trovando una serie di scuse più o meno credibili. Si dedicò invece all'uso della chat privata: ogni qual volta trovava un utente con cui ricordava di aver mai scambiato due parole in italiano, gli scriveva questo messaggio: "Ciao, grazie per la tua email, non me l'aspettavo". La maggior parte delle volte otteneva come risposta un punto di ...
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