1. L'amico di famiglia


    Data: 02/10/2017, Categorie: Etero Autore: viola37, Fonte: RaccontiMilu

    ... eccitazione, mi stavo bagnando.Bussai. �Sono Viola�. �Ah, ciao, un attimo ed esco�, rispose.Non appena aprì la porta, lo feci indietreggiare ed entrai insieme a lui, chiudendo a chiave. Eravamo vicinissimi.�Ciao Luca. Volevo farti una domanda, in privato�.�Qui?��Sì, qui. Vedi, ormai sono diventata grande, ma ho la sensazione che tutti mi vedano ancora come la bambina che costruiva i castelli di sabbia. Tu pensi che io sembri più piccola della mia età?��Bé, no. Si vede che sei cresciuta... Ma &egrave normale che si ricordino con tenerezza di quando eri piccola��Quindi, per te sono una donna?��Direi di sì...��Quindi posso fare cose da adulti. Tipo votare, guidare, bere alcolici, divertirmi senza chiedere il permesso ai miei genitori...��Ecco, per esempio��...e vestirmi come voglio e baciare chi voglio�. Mentre pronunciavo queste parole lo spinsi verso il lavandino, il mio bacino aderente al suo, ed inizia a baciarlo. Prima con delicatezza, poi con passione. Sentire la sua lingua che incrociava la mia, la sua saliva che si mischiava alla mia, aumentava a dismisura la mia eccitazione.Condussi le sue mani prima sui miei fianchi, poi più giù sul sedere. Avvertivo che stava iniziando ad avere un'erezione ed allora camminai indietro di qualche passo, in modo che potesse vedermi completamente.Feci cadere il vestito e rimasi solo con la biancheria intima e le zeppe: il pizzo lasciava intravedere i capezzoli ormai turgidi e le areole chiare, celando appena la mia fighetta ormai ...
    ... bagnatissima.Mano a mano che mi toglievo prima il reggiseno, poi le mutandine vedevo la protuberanza fra le sue gambe crescere, il suo sguardo farsi sempre più eccitato... cominciai a massaggiarmi le tette, stringendo i capezzoli, poi la mano sinistra scese in mezzo alle mie cosce semiaperte: mi stavo masturbando per lui, davanti a lui, pensando a lui.Fu in quel momento che smise di resistere e si inginocchiò, la sua testa all'altezza della mia vagina e poi le due dita ad esplorarla. Pensavo che sarei venuta all'istante tanto era il godimento che quell'attesa mi aveva provocato... ma lui ci sapeva fare, e voleva farmi impazzire come io avevo fatto con lui: infilava un dito, poi due, poi li toglieva; leccava le piccole labbra, assaporando i miei umori, poi all'improvviso smetteva. I muscoli della mia figa si contraevano senza sosta ed i mie gemiti si fecero più insistenti: �Sì, sì, siiiiiiiiiii, continua, siiiiiiii. Ti voglio!�.�Cosa vuoi?� mi domandò mentre risaliva in piedi tenendomi stretta fra il suo corpo e la porta.�Voglio il tuo cazzo, tutto dentro di me�, gli sussurrai in un orecchio mentre gli slacciavo i pantaloni e liberavo l'oggetto del mia desiderio. Lo sentivo caldo, e durissimo, stretto nella mia mano. Lo segai lentamente.�Così, continua così. Sei cresciuta e sei diventata bravissima�. All'improvviso mi girò contro il lavandino, per potermi penetrare da dietro. Vederci riflessi allo specchio, mentre con una mano mi stringeva il seno e con l'altra mi toccava il ...