1. Cronaca di una della più belle serate della mia vita


    Data: 13/12/2018, Categorie: Etero Autore: sexitalobrasiliano

    ... scende qualche gradino si gira verso l’alto, poi mi incapuccia con preservativo, alza una gamba e se lo punta sulla figa. Io spingo e affondo senza pietà. Lei sospira abbassando il capo, io spingo sempre di più, alzandole una gamba per pomparla meglio e toccandole il clito. Dopo un po’ lei si scosta, sta per arrivare e mi dice “voglio che mi copri”. Poi sale sul letto e si mette a gambe larghe, io mi avvicino e la penetro. Devo dire la verità è stata una sensazione nuova, mai provata, sentivo il mio cazzo grosso e duro che entrava in fondo, come non mai e lei che si scostava, muoveva assecondava la penetrazione, mentre con il viso tradiva un profondo piacere. Gli occhi roteavano verso l’alto, il respiro profondo seguiva il mio movimento, mi rendo conto che sta per venire e rallento, lei comincia ad inveire in ucraino. Mi fermo e le dico “Parla italiano”, lei “mi stai scopando nella figa benissimo”, io “no qui stai a Napoli e lo dici alla mia maniera: mi stai chiavando nella fessa”. Lei non lo dice convinto, mi rifermo, poi ripete 2-3 volte sempre meglio cosicchè comincio a poomparla per bene fino a che non viene di nuovo. E’ stato bello vedere il suo tentativo di ricomporsi, tentare di aggiustarsi i capelli ora completamente sfatti, mentre ero ancora dentro di lei, negare di essere venuta per pudicizia, giustificarsi per il troppo vino. Mi sfilo lei riprende fiato, qualche minuto e senza parlare prende un toys da figa, lo umetta per bene si mette seduta a mio favore e ...
    ... comincia a infilarselo nell’ano toccandosi il clito. Sono di nuovo senza parole e pensieri, non credo di nuovo ai miei occhi, sto un po’ a guardare come quel cazzo di lattice entra nel suo ano, mentre lei con espressione perversa mi guarda. Poi mi fiondo con la bocca sul suo clito e ci do dentro con tutto il mio essere. Lei gode, io me lo tiro, lei mi ferma le mani, io continuo a leccare mentre il toys entra ed esce. Poi mi alzo e la faccio “ma come hai fatto a fartelo entrare?”, lei se lo sfila e dice “è più piccolo del tuo”, mettendosi a 4 zampe ad offrirmi il suo ano. Io autoritario la prendo per il braccio andando verso il bagno e dico “Non così”. La posiziono davanti allo specchio del lavandino; è piccolo ma riesco a vedere distintamente il viso, poi lo punto all’ano, lei lo posiziona al meglio e pian piano la penetro. E’ stato bellissimo l’espressione sul suo viso, piacere perverso, occhi bassi e semi chiusi, la passione e l’emozione profondo che si trasforma in torbido piacere. Le scosto la mano da clito e la tocco io, lei cambia espressione è piena sofferente, gaudente. Viene di nuovo, di un orgasmo lungo e sentito, la reggo mentre gode, la fisso negli occhi beata e dolorante. Esco, lei prende fiato e mi guarda soddisfatta. Dopo un po’ si avvicina, la faccio sedere su un cassettone, gambe all’aria e la sodomizzo di nuovo guardandola ora negli occhi. E’ passione pura, siamo sfrenati, lei mi fa notare come ad ogni mio affondo corrisponda un movimento sul suo ventre dicendomi ...
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