1. Il colino cap. V


    Data: 15/12/2018, Categorie: Etero Autore: passepartout

    ... mentre infilo la lingua nell’apertura bagnata dal suo nettare. Mugola. Quando inizio a succhiarle il clitoride qualcosa l’esplode nella testa e intensifica il pompino che mi sta facendo godere. Le infilo due dita dentro e mentre continuo a leccarla, le ruoto e premo sulla spugnosa parete superiore del sesso, Olivia trema dal piacere, una vibrazione la scuote, abbandona il mio pene eretto e geme, dice qualcosa ma non riesco a capire, si alza di colpo e voltandosi verso di me mi fissa negli occhi implorandomi: “Scopami!!” “Aspettavo solo che me lo chiedessi.” Le dico con maliziosa freddezza. Afferra il chiodo di carne e ci poggia sopra le labbra umide, guardandolo scomparire al suo interno, abbandona la testa indietro gemendo. La tengo per i fianchi, poi sposto le mani sui seni tondi, l’impasto con vigore, mi piace sentirli fra le mani, sono piene della sua carne, schiaccio i capezzoli duri fra l’indice e il medio, Olivia si muove avanti e indietro come stesse cavalcando un puledro di razza, la sollevo tenendola per i glutei, inarco la schiena e la scopo con colpi feroci, lo faccio per qualche minuto poi torno a sdraiarmi e lascio che ruoti il bacino mentre le solletico il clitoride. La stanza intorno a me adesso è soltanto un luogo senza tempo. Olivia ha la testa poggiata sul cuscino, il sedere alto, il sesso spalancato, le carezzo le labbra glabre, è ancora bagnata, le mani abbandonate sui fianchi. Appoggio la punta lucida all’imbocco della vagina, entro solo qualche ...
    ... centimetro, poi riesco strofinando il glande sul clitoride, Olivia mi implora di penetrarla, non ancora le rispondo, giochiamo un po’. La torturo per qualche minuto, fin quando non spinge il bacino indietro per farsi penetrare, mi coglie di sorpresa e in un attimo sono dentro di lei, fino in fondo, il suo rantolo è riecheggiato nella stanza. “Ti piace?” “Si Bruno, mi piace, continua, non fermarti.” “Non mi fermerò te lo assicuro.” La tengo per i polsi formando un arco di piacere, nel quale il mio sesso è la lancia che penetra le morbide carni di questa donna che mi ha accolto dentro di se con un’ospitalità magnifica, sto godendo come non mi accadeva da tempo, mi sta donando tutta se stessa con passione e ardore, la sento venire mentre grida scuotendosi, allora esco da lei ed esplodo sul suo viso il mio rantolo di piacere. Siamo abbracciati sul letto sfatto, entrambi su un fianco, la tengo per la vita, le gambe sono intrecciate, la mia testa sprofondata fra i suoi capelli profumati, il mio gomito sotto i suoi seni caldi, è il mio modo di testimoniare riconoscenza, rispetto, affetto, stima, dopo il sesso selvaggio, dopo l’animale che è in me, c’è il Bruno che ama le coccole e godersi l’abbraccio di una donna come Olivia. Siamo rimasti così per diverso tempo, poi abbiamo fatto l’amore in maniera diversa, più calma, ricominciando dai preliminari. Quella notte rimasi a casa sua, altre volte fu lei a dormire da me, continuò a venire alla sala e continuai a servirla io, nessuno dei miei ...