1. AMORE SUI PICCOLI CARPAZI


    Data: 15/12/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Dunklenacht, Fonte: RaccontiMilu

    ... bell'ufficiale. Ella non avrebbe mai dovuto farlo! Dovete sapere che il suo vecchio genitore era un uomo dai mille ricordi, che tutti chiamavano il Montanaro. Portava l'occhialetto e, al vedere Ulrich (questo il nome dell'innamorato della giovane del carro), una nuvola oscura si disegnò davanti agli occhi suoi.- Mio caro padre, questi &egrave il mio amato! - gridò la bella, ma la voce sua non era destinata a spegnersi nella felicità, come confermò ben presto la collera che inondò il volto del Montanaro.- Che cosa?! Costui, qui, in casa mia! - gridò il padre di Henriette, guardando fisso negli occhi l'ufficiale che gli stava dinanzi. - No, questo non sarà mai! Figlia mia, vattene in camera tua! E quanto a te, bastardo, esci dalla mia proprietà, finché sei in tempo!Un ricordo confuso aveva fatto capolino nella mente del Montanaro... Le falci mietevano il fieno sulla prateria che cresceva lungo il fianco di una di quelle montagne, i Piccoli Carpazi... Poteva essere la fine di giugno, o forse la prima decade di luglio... I mietitori lavoravano ardentemente, uno di loro canticchiava e canzonava il suo compagno, quando, ad un tratto, la punta rugginosa e appuntita di una di quelle falci si conficcò nella fronte di uno dei lavoranti. Che incidente! Che sventura! Il fieno si macchiò di sangue, al pari della prateria verdeggiante...Il Montanaro avrebbe ricordato quell'istante per il resto della sua vita. La vittima di quell'incidente era suo fratello; l'autore di quel misfatto, il ...
    ... padre dell'ufficiale che stava ritto dinanzi a lui.Da allora, Henriette e il suo amico si incontrarono solo in poche occasioni e di nascosto dagli sguardi di quel cattivo. Accadeva in casa della Fioraia dei Carpazi. Costei viveva tutta sola, in una dimora isolata, fatta di pietra, in mezzo alle betulle. Gli incontri dei due innamorati avvenivano alla lume di una lucerna, alle prime luci dell'alba. La bella giovane mentiva al proprio padre, pur di incontrare colui che amava.Una volta, la loro protettrice, tenendo in mano la sua lampada, indugiò presso l'uscio semiaperto, che dava nella stanza in cui avvenivano quegli incontri segreti.Ella li vide.I due erano nudi, in una tinozza di legno colma d'acqua e consumavano un coito ardente. Credevano che nessuno li vedesse, lei aveva entrambe le gambe alzate, il suo corpo trepidava incessantemente, la sua pelle era dorata e liscia: non per nulla, la ragazza si vantava di non avere un solo pelo dalla nuca in giù. Che affanno! Che scosse! Anche i piedi della bella erano grandi e suggestivi, ma ciò che colpiva maggiormente erano le sue grida, piuttosto animalesche, gettate mentre il corpo di quel maschio quasi la stritolava. Le scosse sembravano non voler cessare mai e lei si divertiva a strillare, ad emettere quei versi secchi, striduli...Ad un tratto, alla Fioraia dei Carpazi sfuggì una risatina confusa, molto mal celata da una mano posata sulla bocca. I due amanti si accorsero di lei, mentre socchiudeva l'uscio e si allontanava da loro, ...