1. Mia madre, oh mio Dio. 14 Febbraio 2017


    Data: 16/12/2018, Categorie: Incesti Autore: newParent

    ... partire? - Subito, vi ho già prenotato il treno e l’albergo, avete giusto il tempo di rientrare a casa e preparare un borsone. - D’accordo. Mio padre ci dette i numeri di prenotazione e ci muovemmo verso casa. Preparammo un borsone al volo, chiamammo un taxi e ci recammo in stazione. Il treno era in perfetto orario. Durante il viaggio io e mia madre ci scambiammo giusto due parole, ma io non potevo fare a meno di pensare a cosa fosse successo poche ore prima. Il mio desiderio per lei cresceva di minuto in minuto. Dopo tre ore di viaggio arrivammo a Roma. Andammo direttamente dal cliente che aveva urgenza. Dopo quasi sei ore full immersion non eravamo ancora riusciti a risolvere il problema. Decidemmo di rimandare al giorno dopo e di andare in albergo. Arrivammo, e ci recammo alla reception. - Salve abbiamo una prenotazione a nome ………. - Si. Una camera con letto matrimoniale. - Deve esserci un errore. Disse mamma. - Dovrebbero essere due singole. - Mi spiace, ma al terminale abbiamo una prenotazione per una matrimoniale. - Possiamo modificare la prenotazione? - Mi spiace signora, ma siamo al completo. Dentro di me ero felice. L’idea di dormire con mia madre nello stesso letto mi eccitava da morire, anche perché sapevo che lei dormiva con indosso solo un Baby Doll nero, senza sotto l’intimo. Mi chiedete come posso saperlo? Semplice, l’ho spesso spiata mentre si preparava per la notte, dal buco della serratura della porta di sua camera. - Dai mamma, va bene cosi, che problema ...
    ... c’è? Dopo qualche secondi di silenzio mia madre rispose: - Hai ragione, siamo mamma e figlio, non c’è nulla di male. Ci consegnano le chiavi e ci accompagnarono nella nostra stanza. Era una suite molto carina. Un letto matrimoniale un po’ più grande del classico, televisore, e un bagno con un box doccia, con getti idromassaggio. Si erano fatte quasi le dieci di sera. Senza cambiarci uscimmo dall’hotel e cercammo un ristorante, dove cenare. Lo trovammo velocemente. Era un bel posto, il Crispi 19. Ordinammo quasi tutto pesce, dall’antipasto al secondo. Due cilindri di rombo ripieni, due ravioli di Orata profumati al Pesce spada, un filetto di Branzino ed un filetto di Cernia. Non mangiammo il dessert. Il tutto accompagnato da un Ermacora del 2010 ( Pinot Grigio). Alla fine della serata le bottiglie furono due. Io ero leggermente brillo ma mamma lo era molto più di me. Tornammo in albergo e andammo in stanza. Mi preparai per la notte mentre mamma era in bagno. Mi aspettavo che uscisse già pronta per la notte, mi sbagliavo, era ancora vestita come prima. - Ho dimenticato il vestiario. Ti dispiace se mi vesto qui? Colsi la palla al balzo. - Figurati, fai pure. Mamma iniziò a svestirsi, io ero sotto le coperte e la mia mano si diresse subito sul cazzo, inizia ad accarezzarlo mentre mi gustavo quella visione. Come pensato, non mi sbagliavo, mamma si tolse reggiseno e mutandine, nel farlo si piegò leggermente in avanti, il che mi permise di intravedere la sua fantastica figa. Non credo ...