I camionisti
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Jo Temerario
I camionisti Quel bar vicino il paese aveva rinnovato da poco il locale. Era un punto d'approdo per molti residenti della zona, ma soprattutto per chi andava al lavoro e preferiva viaggiare in tangenziale. Un punto di ristoro per vacanzieri e guidatori di mezzi pesanti. Camionisti. Uno spazio coperto con tavoli e sedie era spesso affollato di persone. In inverno un po' meno. E per questo tempo fa ho dato appuntamento a un'amica di anni e anni per fare colazione e discutere di vita quotidiana. Di solito vesta casual, elegante. Sempre raffinata. Ma stavolta era... Era uno schianto. Vestitino alla moda, ricercato, variopinto, mai pacchiano. Collant neri e scarpe basse. Ma tutto intonato con il personaggio. Alta, fisico atletico, sensualità spiccata. E anche una dose abbondante di malizia. “Stai bene, come sempre”. “Si, stavolta dovevo andare a fare una visita e mi sono messa un po' più in tiro”. Sedendoci non posso non notare la coscia scoperta. “Mi guardi le autoreggenti?” In effetti, scoperto all'istante, ho dovuto ammettere: “Mi è caduto l'occhio”. “Ti piacciono” ammicco' soddisfatta e scherzandoci su come eravamo soliti fare. Tra un complimento e l'altro mi accorsi, non subito, che non eravamo soli. Dietro di me seduti a un tavolo vicino c'erano tre camionisti che, immagino, abbiano visto la scena delle gambe scoperte e di lei che mostrava la sua magnifica biancheria intima e tutto il ben di dio che aveva. Un fisico che solo a vederla dovevo tenere a bada il mio istinto di ...
... prenderla all'istante. Lei giocava su questo. Battutine, ammiccamenti. Che continuarono durante il nostro discorso. Ogni tanto notavo che volgeva lo sguardo oltre le mie spalle così come avvertivo gli occhi vogliosi dei camionisti seduti dietro di me. A un certo punto, parlando distrattamente vidi le sue gambe leggermente divaricate. Come se non badasse, le scopri' per un attimo, quel tanto da farsi notare. E nel suo sguardo vidi un non so che di perversione. “Sei bellissima, oggi non so cosa farei per te”. E lei: “Dai smettila”. E io: “Ma non lo vedi che da quel tavolo piovono sguardi vogliosi. A momenti ti saltano addosso”. E lei: “Ma che dici”. Io: “Sono sicuro che ti farebbero la festa anche subito”. A quel punto accadde quello che non avrei mai immaginato. Lei si alzo' e mi sfido': “Proviamo, vediamo se mi seguono. Tu resta qui, io vado un attimo in bagno. Vediamo che succede”. Si alzò e spari'. Dopo qualche istante due dei camionisti lasciarono la loro postazione. Incuriosito ma tremendamente imbarazzato non sapevo se andare via pure io o aspettare ancora. Cinque interminabili minuti e decisi di cercarla da qualche parte. In bagno non c'era nessuno, ma il terzo camionista, ricevuta una telefonata, si diresse verso un mezzo pesante parcheggiato più in là, in una zona più appartata. Aveva i vetri oscurati. Lo seguii e capì che lo stavo pedinando. A quel punto uscì allo scoperto: “Vieni con me, ho capito cosa cerchi”. Rosso in viso, in silenzio percorremmo una cinquantina ...