1. LA CANTANTE DEL GRUPPO


    Data: 16/12/2018, Categorie: Etero Autore: bono

    ... certi inconvenienti, ma per me la cosa era diventata una tortura, le volevo saltare addosso, era diventata la mia ossessione, dovevo trovare il modo per averla, ma dovevo stare molto attento. Intanto lei continuava con quei suoi atteggiamenti provocatori, che non capivo se li facesse ingenuamente (dato che è nel suo carattere) o fosse un messaggio volontario, quando ci vedevamo per provare o per parlare, non mi guardava mai in viso, il suo sguardo si fissava altrove, seguendone la traiettoria mi accorsi che stavano puntati verso il mio pacco. Ormai, ogni qualvolta viaggiavamo, le sue richieste di fermata per far pipì erano una routine obbligatoria. Dovevo passare all’attacco e porre fine a questa tortura; o la va o la spacca.Una venerdì sera, rientrando da un pomeriggio di shopping al centro commerciale, mi accosto in uno slargo alberato a pochi chilometri dal nostro paese, lei mi chiese:- Come mai ti sei fermato qui?- Devo fare pipì!- Ma siamo quasi arrivati!- Lo so, ma ho la vescica che sta per scoppiarmi! Non resisto più.senza spegnere ne il motore ne i fari, scesi dalla macchina, e proprio come usa fare lei, mi posiziono davanti alla macchina e di profilo, sbottono i pantaloni e tiro fuori il cazzo mezzo duro, iniziando a liberare la vescica; lo tengo con la destra così da lasciarlo in bella vista e chino la testa un po’ per far finta di controllare il getto dell’urina, ma in realtà con la coda degli occhi guardo dentro la macchina, e vedo lei appiccicata al parabrezza ...
    ... per vedere meglio. Finisco il mio bisogno con una bella scrollatina mi abbottono e salgo in macchina. Lei si era sdraiata nel sedile fingendo di messaggiare con il cellulare, la guardo e riprendo a camminare, appena arrivati prima di scendere, ridendo dice:- Certo che non è facile maneggiare una tubo dalle dimensioni notevoli!- Hai guardato vero?- No affatto! L’ho intuito dal fruscio del getto…- Che stronza!!!- Dai domani sera passo e usciamo un po’.- Ok, a domani.Ora mi ero assicurato, i suoi atteggiamenti non erano affatto ingenui ma tutt’altro, di come si era posizionata a guardare mentre facevo pipì sembrava volermi saltare addosso e sbranarmi, altro che intuizione dal rumore, domani sarai mia cara Monia sarai mia. L’indomani, nel tardo pomeriggio andai nell’altra casa dove provavamo, portai con me i vestiti per uscire, sicuro che non li avrei utilizzati, arrivato lì feci una bella doccia profumata e indossai una maglietta e dei pantaloncini di tuta, senza slip; dopo un po’ mi arrivò un sms, era di Monia e diceva “sono sotto casa tua, ma non c’è nessuno! Dove sei?” risposi immediatamente “sono nell’altra casa, sto sistemando alcune cose, vieni qua”. Misi un po’ di cose in disordine per far finta di sistemarle, dopo dieci minuti lei arrivò:- Ma che stai facendo?- Oggi ero libero e mi sono dedicato a sistemare queste cose rotte. Cinque minuti e usciamo!- Ma vuoi uscire così? Non ti cambi?- Tranquilla, mi son portato dietro il ricambio, finisco qui e in un attimo mi cambio.Lei ...
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