LA CANTANTE DEL GRUPPO
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: bono
... iniziai a scoparla.Le afferrai le natiche e le allargai con tutta la mia forza, così che il buco fosse ben in vista, era uno spettacolo, a dir poco unico, vedevo il mio cazzo scomparire del tutto dentro quell’anello di carne, e ciò mi eccitava sempre di più, sentii che iniziai a sborrarle dentro, ma non mi fermai, ora la mia sborra usciva ed entrava dal suo sfintere insieme al mio cazzo, non riuscivo a fermarmi, finché un altro orgasmo arrivò in lei, tirai fuori il cazzo e sborrai nuovamente. Gli schizzi le presero il buco dilatato, le chiappette e la schiena. Ora si che mi sentivo appagato, il cazzo iniziò lentamente a scendere giù, lei lo prese in bocca e lo ripulì. Ci sdraiammo nel divano entrambi soddisfatti:- Bravo, oltre ad avere un bel cazzo lo sai usare molto bene!- Grazieeeee- Beh immagino che avrai capito che non ti lascerò più in pace!- Che vuoi dire? (facendo finta di non aver capito)- Voglio dire che tutte le volte che lo voglio, me lo devi dare.Non dissi nulla, sorrisi e la guardai come a dirgli, serviti pure cara, non aspetto che questo. Ci alzammo dal divano e andammo a fare una doccia, e visto che si era fatta l’una decidemmo di non uscire; del resto ...
... lei non aveva più ne le calze ne il perizoma, indossò quel vestitino, mentre io rimisi la tuta e la maglietta, e andammo a casa. Quando stavamo per giungere sotto le nostre case, (visto che siamo vicini) le dissi:- Senti andiamo direttamente nel garage a posare l’auto così poi mi fai compagnia fino ad arrivare a casa! Sempre se non ti secca…- Come faccio a dirti di no.Arrivati davanti al garage, con il telecomando l’aprii ed entrai con l’auto. Ancor prima di spegnere il motore lei mi mise la mano tra le gambe e disse:- Voglio augurarti la buona notte.Si abbassò tra me e il volante, tirò fuori il cazzo e mi fece un bel pompino veloce, la lasciai fare e con le mani andai a intrufolarmi nei suoi buchi. L’avvertii che stavo per venire, lei non si staccò di un millimetro, facendosi sborrare in bocca. Finito si alzò, aprì la bocca facendomi vedere la sborra che aveva raccolto e subito la ingoiò. Uscimmo dalla macchina e ci avviammo a casa. Sotto la sua porta ci salutammo con un bacio in bocca e le infilai la mano sotto il vestito, lei mi guardò e disse:- Ma sei pazzo, qui no, se ci vedono…- Tranquilla! Ho solo salutato.Per commenti o altro contattatemi soluma@hotmail.itGrazie