Spread (your legs)
Data: 17/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Burro
�ELEONORA�Approfitto del pomeriggio di ferie per andare in banca: è un po' che medito su che farmene di quell'investimento che scade il mese prossimo...�Entro, il ragazzo allo sportello ormai mi conosce, faccio segno verso la porta dell'ufficio del sig. Bruni, di solito per queste cose parlo con lui. Lui annuisce e mi fa cenno che posso andare, il sig. Bruni è libero.�Busso, mi risponde un "Avanti!". Strano, la sua voce me la ricordavo diversa...�Apro la porta ed entro. Dietro la scrivania non c'è il sig. Bruni. Assolutamente. Anziché un metro e novanta per centoventi chili di pelo rosso e pelle ricoperta di efelidi mi trovo davanti un ragazzo più piccolo...e molto più carino! Avrà più o meno la mia età, capelli scuri corti e occhi azzurri, un accenno di barba e un fisico decisamente più asciutto. Un sorriso sbarazzino.�Avrò sbagliato stanza? Non mi pare. Dico: "Scusi, cercavo il sig. Bruni, ha cambiato ufficio?"�Mi risponde: "No, l'hanno trasferito. D'ora in poi può parlare con me. Si accomodi". Il suo accento è netto, di una città ad almeno 200 km da qui...alla faccia del turnover!!�Mi avvicino alla scrivania, e mentre percorro quei pochi passi lui mi squadra da capo a piedi: sembra soddisfatto di ciò che vede. Mi presento e gli dò la mano. Una stretta decisa, e poi ci sediamo.�Gli espongo il mio problema, lui inizia a parlare di titoli, cedole, obbligazioni. Le solite cose anche se i tassi d'interesse sono scesi molto, negli ultimi tempi.�Mentre parla il suo sguardo ...
... percorre il mio viso, il mio collo, il mio decolleté. Anche io lo osservo, la prima impressione, molto carino, è confermata da un esame più ravvicinato. il suo sorriso si è fatto provocatorio, si è accorto che lo sto guardando, e che so che lui sta guardando me.�Alzando lo sguardo da un grafico che mi ha messo davanti noto che ora mi sta guardando insistentemente il seno. Se avessi una quinta, potrei capire, ma ho una seconda...e oggi non ho nemmeno messo il reggiseno, quindi spicca ancora di meno sotto i vestiti! Mi viene un dubbio, mi sarò mica macchiata a pranzo?�Abbasso lo sguardo: oh merda! Non mi sono macchiata...si è slacciato il bottone della camicetta! E dall'aumentata apertura fa capolino la curva del seno...dall'alto vedo i capezzoli, non li vedrà mica anche lui?!?!�Mi sento arrossire, che faccio? Faccio finta di niente? Allaccio il bottone con nonchalanche? Alzo la testa e vedo che non ha smesso di fissare con interesse l'enorme ed involontaria scollatura. i capezzoli si induriscono, e mi viene in mente che ho un'altra opzione: sporgermi in avanti e far sì che la camicetta si apra ancora un po'...�MARCO�Ormai mi stavo abituando a quella nuova città, a quel nuovo ufficio, a quei nuovi colleghi e alle abitudini dei nuovi clienti.�La banca l�aveva definita una grossa opportunità, un annetto nella filiale di quella cittadina così lontana da casa, un bel risultato da conseguire e poi l�agognata promozione a vicedirettore in una filiale vicina.�Come sempre la cosa più ...