1. In Turchia


    Data: 17/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Maria Letizia Caselli

    Mi spedirono in Turchia per dieci giorni a fare un servizio fotografico . Arrivai ad Antalya la sera tardi , presi un taxi ed andai subito in albergo. Posto favoloso, dotato di ogni comfort. L’indomani iniziai subito con il primo servizio sui reperti archeologici, circa trecento foto in poco più di due ore, poi tornai in albergo e per riempire il reso della giornata andai al centro fitness per un bagno turco. Fu lì che conobbi Javatt, un aitante istruttore che dirigeva il Centro. C’era poca gente in quel periodo ed io approfittai del mio tempo libero per una rimessa in forma generale. Sauna, bagno turco, fanghi termali, massaggi e quanto altro, tanto era tutto a carico dello Studio per cui lavoravo. Javatt era gentilissimo, mi mise nelle mani delle sue collaboratrici, ma appena avevo terminato le sedute si fermava a parlare con me. Quella sera andai in camera subito dopo cena per trasmettere le un po’ di foto allo studio. Sentii bussare alla porta e quando aprii me lo trovai davanti ... “ A che ore domani vuoi fare yoga?” mi chiese. Lo feci entrare, tanto avevo capito che era una scusa per agganciarmi ... avevo indosso una vestaglia corta in seta legata con una cintura in vita che lasciava scoperte le mie gambe , e dallo scollo si intravedeva il seno. Mi guardava ... iniziammo un discorso di pura circostanza, poi io incavallai le gambe mandandogli un messaggio inequivocabile che lui capi al volo... diciamo che era quello che cercavo, una scopata fuori schema ... non mi ...
    ... sarebbe certo dispiaciuta ... e fu così che dopo qualche accarezzamento finimmo a letto. Ci liberammo a vicenda di quel poco che avevamo indosso ed iniziammo con qualche preliminare, giusto per non passare subito al resto... ci toccammo un po’, e quando presi in mano il suo cazzo, capii che sarebbe stata un’esperienza unica. Aprii le gambe, lui si stese su di me e mi penetro.... non finiva più ... io raggiunsi l’orgasmo e lui continuava a pompare ... era incredibile, mai provata una cosa del genere ... “vai pure dentro... gli sussurrai, prendo la pillola” ... continuò ancora fino a venire proprio mentre provavo il secondo orgasmo.... poi uscì, ma rimase sopra di me, piano piano la sua bocca si avvicinò alla mia figa, poi si giro fino a portarmi il cazzo alle labbra... mi leccava, io succhiavo e sentivo che tornava ad essere duro... si sdraiò di nuovo su di me e mi penetro’ di nuovo... scopammo ancora ... venne di nuovo .... poi la stanchezza ci fece trovare il sonno... al mattino ci svegliammo ancora nudi ed abbracciati... “vuoi?” mi chiese... ed io senza rispondere aprii le coscienze e mi feci scopare ancora. Fu così che divenne un’abitudine... ogni volta che salivo in camera mi raggiungeva e scopavamo come se non ci fosse un domani. Nel fine settimana lui doveva andare a trovare i suoi a Instambul e mi disse che sarebbe tornato il lunedì mattina. La sera andai come sempre in camera, e dopo poco sentii bussare. Andai ad aprire ed era una ragazza. “Posso entrare?” mi chiese, sono ...
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