Dark Room
Data: 17/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Gay / Bisex
Autore: nymphomaniac_
"Sei mai stato in una dark room?" Queste le parole che sento mentre il ninfomane che mi sono appena infilzato pulisce attentamente la mia cappella dalle ultime gocce di sborra calda. "Che dici"?, rispondo io, con la mente ancora annebbiata dall'orgasmo. "Sei mai stato in una dark room? Dovresti provare, è divertente", continua lui. "In effetti non ho ancora mai provato. Nella vita c'è sempre una prima volta", gli rispondo io, mentre, con il mio cazzo, gli ripulisco il viso dallo sperma. "Dovresti provare. Rilassa molto", dice lui, mentre tronco le sue parole infilandogli prepotentemente la mia matranga in gola. Sempre quel pomeriggio, parlando, era venuto fuori che questo ragazzino di appena diciotto anni compiuti, che avevo abbordato su un sito e che avevo sventrato poche ore prima, era un abituale frequentatore della dark room. "Amo quel posto. Scopata sicura. Se sei passivo, prendi il cazzo a cascate mentre se sei attivo lo dai via talmente veloce che nemmeno i videogiochi in svendita. Credimi, vai e fatti una chiavata". Mentre descriveva, lo osservavo, notando un certo luccichio nei sui occhi:" Ripeto, sembra interessante. Ma magari va a finire che mi scopo anche qualche cesso! Che ne sai dove lo vai ad infilare?". Rispondo fiero. Lui:" Bhè, la dark room serve allo scopo; occhio non vede, cazzo non s'ammoscia. Non credi anche tu?". "Si, devo dire che hai proprio ragione. A proposito, hai qualche rimasuglio di sperma sugli occhi", gli dico (ecco cosa era los trano ...
... luccichio). Continuammo a parlare dell'argomento altre volte che ci incontrammo per scopare e devo dire che diventavo sempre più curioso. MI immaginavo vagante nell'oscurità, con il cazzo duro, mentre orde di sverginati famelici facevano a turno ad ingoiarselo. E poi avrei potuto fotterli selvaggiamente e magari anche fargli male; non avrebbero avuto, tra l'altro, alcun volto da incolpare per il loro eventuale dolore post-amplesso. Alla fine, a furia di parlarne, mi convinse; una sera, armato di preservativi, lubrificante e tanta voglia di usare il cazzo come ariete contro culi innocenti, mi avvio verso questa nuova arrapante avventura. La dark room si trovava in uno squallido locale gay di periferia; entrai e subito andai al bancone a prendere un drink. Mi guardo intorno; ragazzi con piu culo che cervello che tentano di acchiappare il piu possibile, ubriachi, arrapati, infuocati. Non ci feci molto caso, anche se il mio arnese, cominciava a scalpitare contro l'elastico delle mie mutande. La vista di tutti quei culetti all'apparenza vergini, ma che, nel profondo, avevani ricevuro piu uccelli di una voliera, mi provocava un desiderio irrefrenabile di sfondare fino all'inverosimile fino a toccare il piu lontano orizzonte di piacere mai raggiunto. Bevo alla goccia quello che rimane del mio gin tonic e mi dirigo verso l'entrata della dark room, con occhi rossi e sessualmebte famelici. Ho fame. Devo nutrirmi. All'entrata della dark room vi sono due televisori che trasmettono film porno, ma ...