Dark Room
Data: 17/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Gay / Bisex
Autore: nymphomaniac_
... la scena di due ragazzi intenti a masturbarsi in un bosco non attira la mia attenzione. Esito un momento prima di entrare; un ragazzo con la bocca ancora colante di sperma appena sfornato esce e sputa per terra, leccandosi poi accuratamente le labbra. Un uomo, piu o meno sui 50 anni, rimette tranquilla ente davanti a tutti la varga nei pantaloni dopo aver scaricato le sue mancate progeniture nelle profonditá sterili di chissá quale fosso anale. Respiro, sento il gin che piano piano annebbia la testa ed apre le gabbie delle mie inibizioni; scappano come carcerati che, apertasi la porta della loro prigione, pregano di trovarvi dall'altra parte, un bella fregna già bagnata e sciupata, tanto sono arrapati dall'aver passato anni chiusi in cella a segarsi sulle modelle dei loro poster hard. Entro, mi addentro nell'oscurità, appoggiandomi contro il muro il quale, mi rendo conto immediatamente, essere già occupato. Da quello che riesco a carpire tramite il tocco. uomini disposti uno accanto all'altro, sono appoggiati contro il muro con i cazzi all'aria nell'intento di agganciare qualcuno che, di passaggio, rimanga impigliato nella loro oscura ragnatela spermosa. Inizio a sciogliermi, ho voglia, ho fame. Sono famelico, avido, quasi incattivito. Decido di passare all'azione. Allungo la mia mano e tocco un sedere che, al primo tocco, sembrava essere ben tornito e depilato. Sento una mano afferrarmi per la nuca e tentare di baciarmi; con riflessi pronti, intercetto quella bocca che ...
... cercava la mia e con forza bruta, la dirigo verso il mio cazzo, ormai liberato dai fastidiosi jeans. La bocca si apre ed ingloba, con insperata maestria, il mio cazzo; se lo lavora nella bocca, lo ripassa con la lingua, su e giù, su e giù, fino a che non spingo forte, giù verso la gola. Sento qualche singhiozzo, ma non me ne frega niente; spingo per un pò, fino a che, non si libera e riprende il normale ritmo pompinico. Continuo a spingere fino a che non sento qualcosa, qualcosa di diverso; è una lingua. Qualcun'altro si è aggiunto alla festa; questo qualcuno che non, per ovvie ragioni non sono in grado di descrivere, alterna saggiamente le parti con il mio attuale pompinaro; i due, riescono ad essere produttivi e collaborare, dedicandosi, una volta per uno, prima alla verga e poi alle palle. Li sento baciarsi, leccare il mio cazzo con doppi colpi di lingua e venerare le mie palle come fossero le esequie di un santo. Mi stufo; caso prendo uno dei due e gli sussurro nell'orecchio quello che stavo per fare. Mi sposto dal muro contro il quale sono appoggiato e ci piazzo il malcapitato di turno che, però, sembra gradire. Non l'ho ancora infilzato come un kebab che già geme, pregandomi di farglielo sentire in gola. Non faccio caso a quello che dice. Non me ne frega niente di lui. Mi sta dando quello che voglio e, dopodiché, può anche andare a crepare prosciugato dalle scopate. Non mene fregherebbe niente. Preparo la mia verga accuratamente; preservativo (rigorosamente) e quattro ...