Una storia di guerra - Sesso e resistenza II
Data: 19/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Farfallapazza
L’indomani mattina i due partigiani furono svegliati all’alba da un rumore proveniente dal piano di sotto. Non ebbero neppure il tempo di spaventarsi perchè immediatamente udirono la dolce voce di Anna che, rivolta alle vacche della stalla, le incoraggiava ad avvicinarsi per la mungitura. - Buongiorno – le disse Piter, scendendo la scaletta - Buongiorno dormiglioni! - Che ora è? - Son suonate da poco le otto… - e si avvicinò alla scala, asciugandosi il sudore con un panno - E’ un’ora che sono sveglia.. Con tutti quei bambini!... Piter la osservò attentamente. Quanto era bella! E così fresca, così tenera! Nonostante si sforzasse, Piter non riusciva a togliersi di dosso l’immagine della notte precedente. Quella schiena bellissima, quel culo rotondo… Quell’uomo che la trattava da puttana!... - Buondì - Jonny si avvicinò anch’egli alla donna – Munge le vacche? - Ci stavo provando… - e così dicendo si allontanò per andare a sedersi di fianco alle mammelle piene di latt, coperta al loro sguardo da un piccolo muretto. - Come è andata ieri sera? – chiese con tono da sempliciotto il più giovane Piter, di tutta risposta si voltò allarmato verso il ragazzo e lo strattonò per un braccio, ma per non dare nell’occhio con la donna aggiunse immediatamente: - E’ venuta sua madre a trovarla? Anna, che non aveva risposto nulla di tutta prima, disse – Si, è arrivata poco dopo che ci siamo lasciati… Poi, uscendo allo scoperto con il secchio di latte in mano aggiunse: - Non vi immaginate quanto ...
... mi abbia fatto piacere! Era un po che non ci vedevamo… - Posso immaginare – rispose Jonny, con al spudoratezza dei vent’anni – Non ha idea di quanto avremmo voglia anche noi di rivedere nostra madre! La donna accennò un leggero sorriso al ragazzo, poi il suo sguardo enigmatico si posò su Piter. Due occhi incredibilmente enigmatici. Allusivi, si sarebbe detto, ma quale allusione nascondevano? Piter se lo domandava ancora alcune ore dopo, quando, insieme al compagno, dava una mano alla padrona di casa a spostare della legna. Seduta su di un ceppo, la donna stava allattando la piccola quando, inavvertitamente, anche l’altro seno le scivolò fuori dalla camicetta. Jonny, imbarazzato, fece finta di nulla; Piter, appoggiato al muro, incrociò lo sguardo della donna e ne fu nuovamente rapito. Era uno sguardo voluttuoso, carico di promesse e di oscuri disegni. Con un gesto lento e studiato la donna sollevò il seno indiscreto con una mano, accarezzò lievemente il capezzolo turgido e lo nascose sotto la vestaglia, ma non prima di aver accennato un sorriso in direzione della sua preda. Passarono le ore. Arrivò l’ora di cena e se Jonny, affamato come un lupo, non la smetteva di parlare e di fare allusioni malamente velate riguardo alla notte passata, Piter non aprì quasi bocca. Si limitava a mangiare quel poco che non se la sentiva di rifiutare, e a fissare la padrona di casa. Anche a quest’ultima non interessavano granché i discorsi del giovane partigiano.. sorrideva… sembrava assorta nei ...