Innocue Perversioni
Data: 20/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autoerotismo
Autore: androgine, Fonte: RaccontiMilu
... corrispondesse agli standard che avevo elaborato, né, del resto, mi risultò che avessi in quel periodo tra la mia biancheria intima tanga o perizoma. Quindi??? Che fare?? Ero determinata a realizzare il mio disegno. Dovevo assolutamente provare quindi: infilo sotto la camicia che già avevo addosso un gonnellino lungo fin sopra il ginocchio, scarpe, un giacchino sulle spalle ed esco.Non metto le mutandine, lasciando la mia pelosissima pussy alla mercé degli spifferi che si infilavano tra le gambe da sotto il largo gonnellino. Ricordo distintamente ancora oggi la sensazione che provai e gli intenti che avevo in mente di perseguire; mi eccitarono tremendamente tanto che iniziai a sentire un certo sciacquio tra le gambe mentre camminavo per strada. Fu pazzesco. Mi resi presto conto che dovevo controllarmi. Non dovevo pensare alla situazione nella quale mi ero volontariamente messa sennò rischiavo di ritrovarmi le gambe allagate fin dentro le scarpe dai miei umori che non avrebbero incontrato neppure la seppur tenue barriera offerta dalle mutandine che volutamente non avevo indossato. Ma neanche a dirlo ...un altro irrefrenabile orgasmo mi aggredì lì, per strada. Mi dovetti fermare tra la gente sul marciapiede ad attendere che quella interminabile serie di brividi e di sensazioni finisse di attraversare tutto il mio corpo. La gente, ignara del mio squassante orgasmo mi passava accanto, mi urtava, forse qualcuno si chiese se non mi fosse venuto un colpo. ...un colpo sì. Un colpo ...
... mi era venuto ...tra le gambe però. Cercai immediatamente di limitare i danni e mi infilai in un bar, chiesi la chiave del bagno e corsi ad asciugarmi. Mi guardai allo specchio. Ero tutta accaldata e rossa in viso. Lo sguardo mi cadde nell'apertura della giacca e rammentai solo in quel momento che le mie grosse bianche tette, attraversate da numerose venature violacee, avevano liberamente scorrazzato per tutto il tempo tra la scollatura e la trasparenza della camicia. Mi ricomposi alla bell'è meglio e feci ritorno a casa dicendomi <<...per oggi può bastare...>>.Ricordo perfettamente che non appena rincasai scappai in bagno per lavarmi di dosso quella sensazione di "appiccicoso" che ancora sentivo lungo le cosce e soprattutto tra le gambe, con il mio pelame pubico tutto imprastriacciato dalla frettolosa e maldestra pulizia che mi ero concessa nel bagno del bar. Nel calarmi la gonna davanti allo specchio e vedendomi la figa completamente coperta di pelo nero ed irto(...in quel periodo, visto il perdurare dell'astinenza sessuale, non curavo molto l'orticello...) mi tornarono alla mente come un flash le fighette depilate e curate nel pelo che avevano innescato la mia reazione. Presto fatto. Non potendo andare a quell'ora da una estetista, mi arrangiai da sola nell'operazione "depilazione". Rispolverai l'occorrente ed eliminai tutto il pelame superfluo lasciandone solo un piccolo e ben curato ciuffetto sul monte di venere, aiutandomi, per radere la parte bassa della patata ed il ...