La favorita - parte prima - Racconti Erotici

La favorita - parte prima

... di quello di alcune nostre amiche. All'inizio ho finto, con fatica, di provare imbarazzo e credo che Claudio abbia capito da subito che la cosa non mi dispiaceva. Confesso che ero molto attratto da quelle immagini ma non ero certo interessato a provare un'esperienza simile e lo confidai a Claudio facendo attenzione a farglielo capire bene.

Claudio mi rispose deciso e senza mezzi termini, guardandomi diritto negli occhi. “io credo invece che ti piaccia” e si mise steso sul divano in silenzio a guardare il suo film.

La cosa in effetti mi stava prendendo e cominciavo ad eccitarmi anche se provavo un 'po di vergogna.

Eravamo sdraiati vicini, io come al solito con una sigaretta. Vidi Claudio iniziare ad accarezzarsi il pacco. Era vestito con una tunica che nascondeva le forme abbondanti ma lasciava intravedeva il grande cazzo che cominciava ad irrigidirsi.

Sono decisamente eccitato. Guardo il suo cazzo invece del film. Mi attendo con timore qualcosa alla quale non sapro' dire di no. Claudio allungò un braccio e appoggiò la sua mano tra le mie gambe. Eccoci ho capito tutto. Ora si accorge che sono eccitato. Ho timore. Il respiro è diventato corto. Quasi trattengo il fiato.

Siamo nella penombra, si alza dal divano, si toglie la tunica e rimane completamente nudo di fronte a me. Lo avevo visto molte volte nudo ma non con l'arnese rivolto verso di me come fosse un'arma puntata che non concede scampo. Si avvicinò. Mi posò una mano sulla testa. Il suo cazzo è di fronte ...

... alla mia bocca.

“avanti” disse “sai bene come si fa” e mi spinge con forza la testa verso di se ed il cazzo ormai appoggiato sulle mie labbra mi entrò in bocca. Stupore, perplessita' disagio. Perche questo? Non mi aspettavo un gesto simile. Mi sentì usato ma al tempo stesso, dentro di me, consapevole che la cosa mi sarebbe piaciuta. All'improvviso capii che la sottomissione di tutte quelle donne mi provocava piacere. Tanto che l'essere io stesso sottomesso era diventato quasi un desiderio inconscio che si stava materializzando.

Ero fermo con il cazzo di Claudio in bocca.

La sua voce profonda quasi un rantolo: “dai muoviti, fammi godere, succhialo, leccami bene le palle e fammi sentire la tua lingua. Non dicevi anche tu le stesse cose alle mie amiche?ti eccitava eh?”

“ora fai eccitare me”. Continuava con la sua grande mano a muovere la mia testa avanti e indietro. Sempre piu' a fondo. Sentivo il suo sapore e mi stava piacendo. Lo presi per i fianchi spingendo il suo cazzo dentro di me, succhiando l'impossibile.

“vedi che impari subito, puttana!!!” esclamo con soddisfazione. ti ho detto che ti sarebbe piaciuto” e con una contrazione dei muscoli spinse forte il cazzo e la sua sborra mi riempi la gola. Tirai indietro la testa ed il cazzo era pieno della mia saliva e del suo sperma bianco.

“lecca bene tutto e puliscimi”.

Con questa frase perentoria si concluse il mio primo pompino e sapevo bene che non sarebbe stato certo l'ultimo. Tuttavia ero felice ma non ...