062 - Mamma Angela con il figlio a casa di suo suocero (1a parte)
Data: 21/12/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... discorsi, taceva in un angolo, con lo sguardo timoroso e un atteggiamento che sempre, in casi come questi, si dimostrava passivo e sottomesso.�Angelaaa, portaci il caffè dai, che noi uomini dobbiamo parlare di cose importanti�. Ah, ah, ah�..��Si, si, mami, il caffè e anche un liquorino daiii!!!�Lei provò a intervenire per proibire altro alcool al ragazzo ma il nonno aspirando un ampia boccata dalla pipa�����Dai Angela, non rompere, lasciaci vivere, vero Robyyy, ah, ah, ah, ah,���Dai donna, portaci un whisky !!!�Così lei, entrò in casa, cercò i liquori e infine li trovò, prese la bottiglia di whisky e la portò in tavola���Brava mamma�eh,eh,eh,eh��.�Tonio, versò il liquore ambrato nello stesso bicchiere del vino, prima a Roberto e poi si riempì il suo�����..�Cin, cin, ragazzoo e viva la ficaaaaaa!!!!��Sii, nonno, viva la figaaaaaaa!!!!��Tua madre è una gran fica sai????��Eh, eh, non lo so nonno, mica l�ho mai vista nuda!!!��Adesso basta, mi sa che avete bevuto troppo!!!��Bella nuora se vuoi la bottiglia la devi venire a prendere eh, eh, eh�..��Ehi nonno, il mio è più lungo di questa bottiglia sai!!!! Eh,eh,eh,eh,��Ma che sta addici!!!! Fiuuuu, ci esageratu che sinti!!!!!�E� la verità nonno, è vero, che fai non ci credi???? Te lo mostro se vuoi, ah,ah,ah,ah��..�Con un abile mossa, Angela riuscì a togliere la bottiglia dal tavolo e poi girandovi intorno, appioppò un sonoro ceffone al figlio����.�Ma che fai mami??? Mi hai fatto male!!!��Siete tutti e due ubriachi è meglio che te ...
... ne vai a letto!!!�Il nonno spense la pipa con le dita della mano callosa e barcollante si alzò dalla sedia, appoggiandosi al tavolo, cercò l�equilibrio, poi vacillante riuscì a centrare la porta di casa e tenendosi al muro del corridoio raggiunse la propria camera e quindi senza nemmeno svestirsi salì sul letto e vi si sedette poi si lasciò cadere a peso morto all�indietro e così rimase fino a notte inoltrata. Si svegliò verso le due della notte, disturbato dalla luce fioca che proveniva dall�esterno e che filtrava in mezzo ai battenti della persiana difettosa. Udì anche un lieve rumore ritmico anch�esso proveniente da fuori, una specie di cigolio noioso e fastidioso.����Roberto, appoggiandosi a sua madre si fece guidare fino in camera, dove lei lo aiutò a spogliarsi, al momento di togliergli le mutande ebbe un attimo di incertezza poi, pensò: In fondo è mio figlio�. Così fece scendere l�intimo di Roberto e lo guardò. Si portò la mano aperta sulla bocca e rimase assolutamente di stucco. Si ricordò il pene di suo marito e lo confrontò mentalmente con quello del figlio. Era quasi il doppio, lei non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, mentre lui nudo, dormiva già profondamente, lo aveva anche da molle completamente scappellato, il glande largo con la pelle che gli copriva il fusto, parecchio chiara e solcata da vene blu molto accentuate. La tentazione era forte, era parecchio ormai che non toccava un cazzo, e lentamente, a scatti, timorosamente, avvicinò le punte delle dita ...