1. 062 - Mamma Angela con il figlio a casa di suo suocero (1a parte)


    Data: 21/12/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... alla pelle liscia del pene di suo figlio, lo sfiorò appena e poi si ritrasse come scottata dal fuoco. Lo sguardo attratto verso quell� enorme cilindro di carne. Lo pensò rigido, eretto e non riuscì ad immaginarselo, a realizzare le effettive dimensioni.Ancora la mano, si portò sul membro e questa volta lo accarezzò, sfiorò con i polpastrelli il frenulo teso e lisciò la cappella passando sopra alla pelle vellutata. Si accorse che il pesante batacchio si era mosso, staccandosi dal ventre sul quale stava appoggiato e si era lievemente sollevato. Angela si fece coraggio e questa volta la sua mano circondò seppure parzialmente il pene di suo figlio e mosse timidamente la mano a mo di sega. Il cazzone si sollevò ancora, lei si fermò e avvicinò l�orecchio alla bocca di lui, ascoltò il suo respiro regolare e comprese che era profondamente addormentato. Accarezzò il pene con le dita dall�alto in basso fin quando raccolse i pesanti coglioni e li accarezzò delicatamente, si ricordò che suo marito gradiva particolarmente essere toccato sotto le palle e ancora di più sul buchetto del culo, Quando facevano l�amore lei spesso lo penetrava con un dito e lui ne traeva un piacere immenso. Passò la mano fra le cosce divaricate di Roby e con un dito raggiunse lo sfintere. Lo accarezzò a lungo mentre la � mole antonelliana� si ergeva al suo massimo splendore. Tolse il ditino da dietro e ancora si accertò che dormisse, poi si fece coraggio e posò le labbra sulla larga cappella, piano, piano se ...
    ... lo fece entrare in bocca, il grosso dardo le riempiva la bocca ed aveva paura di fargli male con i denti, usò la sua esperienza e fece scivolare le labbra lungo l�asta, ne inghiotti una buona parte ma non riuscì ad andare oltre. Se lo stava sfilando dalla bocca quando una crema densa e calda improvvisamente si propagò nella sua bocca e la colmò, scendendole fino in gola, lei deglutì affannosamente fino all�ultima goccia, quindi si pulì da alcune colature al fianco della bocca e si asciugò con il lenzuolo del letto. Lo lascio così con il cazzo ancora mezzo duro e una piccola goccia di sperma che colava filante giù dalla cappella.Angela, una volta in camera, si guardò allo specchio, il suo viso era paonazzo e gli occhi parevano sfigurati, dilatati come quelli di un drogato, le gambe e le mani improvvisamente gli tremavano, si impose di stare calma, si sedette sul letto e iniziò a respirare lungo, lentamente il tremolio si calmò e il calore al viso diminuì.Si infilò la camicia da notte sul corpo nudo ed uscì dalla camera si avviò verso la cucina, individuò l�interruttore del lampioncino posto esternamente sopra alla porta e lo azionò, una luce gialla si diffuse nel cortile. Fece alcuni metri e sotto il gazebo si sedette a prendere il fresco della notte. Si accorse solo allora che l�umidità fra le sue cosce era aumentata in modo esponenziale e sicura che il buio avrebbe celato le sue manovre, fece scendere la mano destra fra le gambe e le sue dita scivolarono fra le pieghe delle ...
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